L'ANALISI
10 Agosto 2022 - 05:05
CREMONA - Dal Pnrr in arrivo 9 milioni di euro per le scuole cremonesi, allo scopo di finanziare un programma di innovazione didattica, che permetterà agli studenti di partecipare a lezioni interattive e quindi maggiormente coinvolgenti. È il Piano scuola 4.0, uno stanziamento che a livello nazionale ammonta a ben 2,1 miliardi di euro e che trasformerà 100 mila classi in spazi di apprendimento all’avanguardia. Prevista, inoltre, la creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti del secondo ciclo.
Grazie a Next generation classrooms, in provincia di Cremona arriveranno 6 milioni e 937 mila euro, destinati 42 istituti fra comprensivi e superiori. Il contributo maggiore al Torriani (294 mila euro) e il minore al comprensivo di Casalbuttano (93 mila euro). I fondi verranno utilizzati in primis per l’acquisto di nuovi arredi facilmente posizionabili, attrezzature digitali, rete wireless o cablata. Ma a scegliere come saranno disposti o articolati saranno le scuole: il dirigente scolastico, in collaborazione con l’animatore digitale e il team per l’innovazione, potrà costituire un gruppo di progettazione che coinvolgerà anche docenti e studenti, per il disegno degli ambienti di apprendimento fisici e virtuali.
A 14 scuole superiori cremonesi, che abbiano attivo almeno un indirizzo di istituto tecnico o professionale, inoltre, arriveranno anche 2 milioni e 142 mila euro nell’ambito del piano Next generation labs: l’obiettivo è la realizzazione di laboratori in cui studentesse e studenti possano sviluppare competenze digitali specifiche, nei diversi ambiti tecnologici avanzati, come ad esempio robotica, intelligenza artificiale, cybersicurezza, comunicazione digitale. Ciò, anche, attraverso l’effettiva simulazione dei luoghi, degli strumenti e dei processi legati alle nuove professioni che andranno a svolgere in futuro.
Se la gran parte dei progetti locali, per la riqualificazione delle palestre scolastiche sono stati appena bocciati, dal Pnrr arriva dunque una importante boccata d’ossigeno per l’istruzione dell’intero territorio cremonese. «Si tratta di un intervento di trasformazione della nostra scuola — afferma il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi —: il più grande di questo tipo mai realizzato, con risorse e tempi certi. Le ricerche educative ci dicono, infatti, che gli ambienti influiscono sul processo di apprendimento e sulle metodologie della didattica. L’intervento mette al centro le studentesse e gli studenti, utilizzando la tecnologia come risorsa per l’innovazione e alleata dell’apprendimento. In questi mesi — l’aggiunta — abbiamo investito molto sul digitale. Fra risorse Pnrr e altri fondi europei si tratta di 4,9 miliardi messi a disposizione per cablare aule, formare docenti, portare la banda ultralarga a scuola, sostenere la digitalizzazione di segreterie e pagamenti legati alle attività scolastiche, innovare gli spazi didattici. Si tratta di un lavoro, che deve andare avanti per garantire una scuola al passo con i tempi ai ragazzi e alle famiglie».
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