L'ANALISI
09 Agosto 2022 - 09:28
CREMA - Altro problema che l’assessore all’Ambiente è intenzionato a prendere di petto è quello della velostazione, situata davanti allo scalo ferroviario e a due passi dall’hub dei bus. L’ipotesi è rendere gratuito il deposito delle due ruote. Mai decollata, la velostazione ultramoderna da 200 bici, e dotata anche di piccola ciclo officina. Era stata aperta nel 2020, in contemporanea con il servizio di bike sharing. Nonostante le promozioni dell’ultimo anno, il numero dei cremaschi che lasciano la propria due ruote è sempre molto esiguo: poche unità.
Nel 2021, ad esempio, era stato lanciato parcheggio a costo zero per abbonati Autoguidovie annuali, semestrali e trimestrali e per chi avesse sottoscritto tessere «Io viaggio ovunque in Lombardia» (che danno diritto a salire su tutti i mezzi pubblici regionali).
A novembre scorso, inoltre, la Federazione italiana ambiente e bicicletta aveva dato il via ad una campagna informativa destinata ai pendolari di treni e bus, con l’obiettivo di promuovere proprio l’uso della velostazione, deposito videosorvegliato.
Alla prova dei fatti, uno degli ostacoli che portano i cremaschi a parcheggiare ancora le biciclette nelle rastrelliere vicine ai binari, o dove capita lungo le cancellate dello scalo ferroviario, è il costo degli abbonamenti per l’uso del deposito: 14 euro per il mensile, 52 euro per l’annuale.
«A fine settembre vorremmo procedere con l’apertura gratuita della velostazione – sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Bordo –: non un accesso libero, ma regolamentato tramite card o abbonamento del bus e del treno, in modo da tenere sotto controllo la situazione e evitare vandalismi e furti».
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