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TRA BUROCRAZIA E PREMI

Scuola, la privacy vieta i tabelloni: le classi prime solo per mail

La norma impedisce di rendere noti i nomi e cognomi degli alunni. Si possono indicare solo le iniziali

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

08 Agosto 2022 - 17:56

Scuola, la privacy vieta i tabelloni: le classi prime solo per mail

CREMONA - Nessun elenco degli alunni delle classi prime affisso all’albo, ma solo le iniziali di nome e cognome puntate e parte del codice fiscale. È l’ultima follia partorita dalla norma della privacy. «Un’assurdità, ma non possiamo fare altrimenti - afferma Roberta Mozzi, preside del Torriani che ha pubblicato i tabelloni criptati -. Abbiamo inviato la comunicazione per mail alle famiglie indicando la sezione. Sul registro elettronico non possiamo caricare le classi fino ai primi di settembre. In scuole come la nostra, con un’alta percentuale di stranieri, non è detto che tutti abbiano il computer e quindi si rischia così di penalizzare le fasce più deboli. Ma abbiamo le mani legate».

Roberta Mozzi (Torriani)


I dirigenti scolastici si adeguano, ma non nascondono di sentirsi stritolati sempre più: «Non si capisce il senso di questa cosa - afferma il preside dell’Anguissola, Flavio Arpini -. Noi abbiamo mandato a ogni famiglia la comunicazione del la sezione in cui il figlio è inserito, nulla di più. Ovviamente poi fra le famiglie parte il tam tam, ma ci è fatta assoluta proibizione di esporre i nomi e la composizione della classi prime dalla norma sulla privacy. Non so fino a dove arriveremo. La norma vieta di inviare dati sensibili attraverso la rete. A questo ci dobbiamo attenere».

Flavio Arpini (Anguissola)


E sulla stessa linea è Maria Grazia Nolli, preside del Manin, che spiega come ormai la soluzione è quella di comunicare «via mail gli elenchi delle scuole e usare la sezione riservata del registro elettronico. Ho preferito non esporre alcun tabulato con nomi e cognomi puntati, ma affidare ogni comunicazione al registro elettronico. Ogni studente sa a che sezione appartiene ma non può conoscere la composizione delle altre prime».

Maria Grazia Nolli (Manin)


«È l’estensione della norma che prevede la non estensione dei dati urbi et orbi - commenta Alberto Ferrari, preside del liceo Aselli -. E così ho inviato per mail la comunicazione alle famiglie e la composizione della classe nella sezione riservata del registro elettronico». Poi sono i ragazzi che in barba alla privacy si mettono in contatto, non appena conosciuti i compagni, a contattarsi e a darsi appuntamento fuori da scuola il primo giorno o anche pronti a organizzare una pizza in compagnia in anticipo sul suono della prima campanella. In barba alla privacy.

Alberto Ferrari (Aselli)

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