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Zona Pip, la protesta: «Una puzza insopportabile e parliamo solo dei camion. Ora il sindaco ci ascolti»

I 21 imprenditori dell'area industriale di Santa Maria sono ormai all’esasperazione. Doldi: «Non siamo la discarica della città. Quei mezzi sono a 20 metri dai condomini»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

08 Agosto 2022 - 05:20

Zona Pip, la protesta: «Una puzza insopportabile e parliamo solo dei camion. Ora il sindaco ci ascolti»

CREMA - «Non siamo la discarica di Crema». I 21 imprenditori che operano nella zona industriale di Santa Maria, a nord dell’area della Pierina, vogliono incontrare il nuovo sindaco Fabio Bergamaschi per confrontarsi con lui sul nuovo sito di stoccaggio rifiuti che Linea Gestioni, gestore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha aperto in mezzo ai loro capannoni.


«Durante la campagna elettorale – spiega la portavoce Giovanna Doldi – è stato evitato con cura di sollevare il problema. Adesso, però, credo che sia necessario che la nuova amministrazione faccia un po’ di chiarezza. Quella passata si è sempre divincolata affermando che l’operazione riguardava un privato, ma affermare che Linea Gestione non ha niente a che fare col pubblico è da discutere. Noi imprenditori della zona Pip chiediamo dialogo».


Una discarica in mezzo ai capannoni, chi ha un’attività in questa zona vorrebbe evitarla. «Il solo deposito dei camion per la raccolta dei rifiuti – prosegue Doldi — ora che fa molto caldo, produce una puzza insopportabile. Ci dicono che a causa del Covid dobbiamo arieggiare spesso i locali, ma come facciamo? Speriamo che la nuova amministrazione accetti di confrontarsi con noi e non faccia come la precedente che ha sempre affermato di non saperne nulla. Un po’ di chiarezza penso che ce la meritiamo».

Giovanna Doldi


Il centro di stoccaggio dei rifiuti non è tuttavia l’unico motivo di malcontento degli imprenditori, che pure aspettano da anni la tangenzialina. «La segnaletica orizzontale nell’area Pip è del tutto inesistente. Gli stop mancano e inoltre ci sono tombini che sprofondano». Ma c’è dell’altro. «La presenza del gattile – afferma Doldi — è un danno di immagine per le aziende. Non è certamente colpa dei volontari, che sono ammirevoli, ma la struttura è esteticamente brutta, con un container e una fascia di plastica ingiallita che oscura le insegne delle aziende che hanno scelto di essere sul fronte strada. Abbiamo come l’impressione che in questa zona ci si possa mettere di tutto e questo ci dà un po’ fastidio».

Gli imprenditori si aspettano che ci sia la disponibilità a risolvere il problema. «La discarica è sempre stata in via Colombo – conclude Doldi — vale a dire a sud della città, con deposito dei mezzi in via Milano, sempre a sud e nove anni fa hanno scelto di portare i camion a Santa Maria, cioè a nord, a venti metri dai condomini. Per nove anni il problema ecologico non è stato considerato, mentre adesso viene preso come scusa per giustificare questa operazione». Già la presenza del deposito dei mezzi aveva creato qualche malumore agli imprenditori della zona. Ora, con l’arrivo dei rifiuti, le preoccupazioni aumentano.

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