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L'EMERGENZA IDRICA

Siccità: il fiume Po per la prima volta torna su livelli minimi

Complici soprattutto le piogge dei giorni scorsi, lo stato idrologico migliora. Il cuneo salino arretra di 5-6 chilometri dai 40 km raggiunti

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

03 Agosto 2022 - 15:28

Siccità: il fiume Po per la prima volta torna su livelli minimi

CREMONA - Lo stato di siccità resta «grave», ma per il Po e per la pianura Padana c'è una prima buona notizia: complici soprattutto le piogge dei giorni scorsi lo stato idrologico del fiume migliora. Per la prima volta da inizio estate le portate tornano in linea coi minimi mensili storici del periodo e il cuneo salino - ovvero l’intrusione dell’acqua del mare nel Delta - arretra di 5-6 chilometri rispetto alla quota record dei 40 raggiunti. Lo evidenzia l'Osservatorio dell’Autorità distrettuale del fiume Po - MiTE riunitosi oggi per fare il punto sulla situazione. Prossima convocazione il 24 agosto. Quello dei livelli di portata sui minimi storici, commenta l'Osservatorio, è un dato che «mostra un sensibile ma comunque temporaneo miglioramento del contesto generale in particolar modo se comparato alle analisi effettuate» nella precedente riunione. 

I DATI ODIERNI

Piacenza (portata attuale 206 mc/s minimo mensile: 130, Cremona: 319 mc/s minimo mensile 172, Boretto mc/s minimo mensile 135, Borgoforte 332 mc/s minimo mensile: 163, Pontelagoscuro 243 mc/s minimo mensile 114). Soprattutto quest’ultimo dato, registrato nel Ferrarese a Pontelagoscuro, si conferma come particolarmente rilevante negli equilibri complessivi e, pur restando giocoforza al di sotto della quota ideale di 450mc/s, consente un immediato quanto provvidenziale arretramento del cuneo salino caratterizzato dall’intrusione delle acque salmastre nell’area del Delta: da 36-40 km di risalita del mese di luglio nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra si passa oggi a 29-30 km di risalita.

LE MISURE CAUTELATIVE

«Un’altra notizia positiva, in uno scenario comunque sempre sotto costante stress idrico che causa locali ripercussioni sulla difficile gestione continuativa delle derivazioni a beneficio del comparto agricolo e sui fragili equilibri di habitat e biodiversità - sottolineano gli esperti - è rappresentato dalla ripristinata funzionalità, anche se non a pieno regime, delle centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia», entrambe in provincia di Mantova. Confermate le misure cautelative negli impieghi della risorsa idrica in modo da sostenere le portate di magra e la presenza di flussi sufficienti lungo tutto il corso del Po fino alla foce. (ANSA)

FOTO: FOTOLIVE/SALVO LIUZZI

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