Addio ad Alberto Colombini, una vita all'insegna dell'impegno politico

CREMONA - Addio ad Alberto Colombini, 94 anni. La sua è stata una vita all’insegna dell’impegno politico e partitico. Colombini ha rappresentato la Democrazia Cristiana nei suoi mutamenti fino ad approdare all’UDC. «Colombini era la Democrazia Cristiana, era l’esempio di un uomo dedito alla vita di partito, cresciuto dentro il partito - ricorda Walter Montini -. Faceva parte della corrente dei Dorotei poi passò nella corrente di Giulio Andreotti. Tutta la sua vita è stata all’insegna dell’attività di partito, una figura come non ce ne sono più, che arrivava dalla scuola della DC. Aveva vissuto, quale esperto in materie farmaceutiche, il cambiamento dell’organizzazione dell’ospedale attraverso le forme dell’Asl, Usl che poi hanno portato alla concezione della sanità come azienda».

Gianni Mainardi ne ricorda invece la grande passione di politico: «Democristiano tutto d’un pezzo. Fedele al partito e al pensiero democristiano anche dopo lo scioglimento del partito di De Gasperi. Colombini arrivava da lì e la Dc fu la sua casa e la sua passione». Alfeo Garini lo ricorda come consigliere comunale durante il suo mandato di primo cittadino: «La politica era la sua grande passione, per il suo partito si spendeva senza riserve - ricorda -. Era un uomo generosissimo, se gli chiedevi qualcosa si faceva in quattro per aiutare gli amici e chi si rivolgeva a lui». Giuseppe Trespidi lo ricorda come un punto di riferimento e una persona attiva all’interno dell’UDC: «Degasperiano della prima ora, si era formato alla scuola della Democrazia Cristiana. Anche quando la DC si sciolse, Colombini non venne mai meno ai principi e alle idee di cui si era nutrito e che aveva condiviso nella sua esperienza all’interno della Democrazia Cristiana, esperienza che portò con grande passione all’interno dell’UDC negli anni delle seconda Repubblica».

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