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Tuffi, vandalismi e falò proibiti al laghetto di Elio e Oliver

Il presidente del Parco Serio: «Turiste sorprese dalle guardie a fare il bagno in barba ai divieti, e poi ci sono i soliti episodi vandalici»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

29 Luglio 2022 - 05:15

Tuffi, vandalismi e falò proibiti al laghetto di Elio e Oliver

Due giovani turiste mentre escono dal laghetto dei Riflessi

RICENGO - Agli attori è consentito. Ai loro fan no. E nemmeno alle loro fan. Perché in questo caso, il divieto non fa distinzione di genere. Nel laghetto dei Riflessi, che si trova all’interno dell’area protetta del Parco del Serio, esiste il divieto di balneazione. Il fatto che però nelle sue acque si siano immersi Elio e Oliver, i due protagonisti del film Call me by your name del regista Luca Guadagnino, vincitore di un premio Oscar, porta i turisti a pensare di poterli emulare. In barba ai cartelli che bene ne indicano il divieto. Anche in inglese.

E infatti, in questo periodo di bella stagione e di forte afflusso turistico, le guardie ecologiche volontarie del Parco del Serio devono fare gli straordinari per preservare questo luogo naturalistico di rara bellezza. «Purtroppo — afferma il presidente del Parco, Basilio Monaci — si moltiplicano gli episodi di gente che si tuffa nelle acque del laghetto. Si tratta soprattutto di ragazze, in particolare del nord Europa. Le orientali sono più rispettose. Mi dicono che qualcuna faccia il bagno anche senza costume. Le nostre guardie passano tre o quattro volte al giorno in questa stagione e ogni volta devono far uscire qualcuno dall’acqua».

Il problema dei bagni proibiti non è l’unico con il quale l’ente regionale deve fare i conti. «Stiamo subendo continui gesti vandalici - prosegue il presidente - da parte di ragazzi che frequentano l’area attrezzata in riva al laghetto. Sono stati divelti tutti i cartelli che avevamo posizionato e sono stati gettati nel lago. Le guardie li hanno recuperati e rimessi al loro posto, ma il giorno seguente la metà erano già stati di nuovo staccati».

Le bravate che si consumano ormai quasi quotidianamente al laghetto dei Riflessi non finiscono qui, come aggiunge Monaci: «C’è gente che in barba al divieto di accendere fuochi, seguita a farlo per alimentare il barbecue o per fare arrostire le pannocchie che vengono prese dai campi di mais della zona. Sono previste multe per chi non rispetta le disposizioni. In questa stagione molto secca, accendere fuochi rappresenta un pericolo». Per cercare di ovviare a questa situazione di grave mancanza di senso civico, Monaci pensa a un rimedio estremo: «Potremmo recintare l’area. La zona naturalistica va protetta. L’indisciplina dei frequentatori ha fatto scappare anatre e folaghe. La presenza delle guardie e dei volontari del Gruppo storico d Ricengo, che ringrazio insieme al sindaco Feruccio Romanenghi, purtroppo non basta».

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