L'ANALISI
28 Luglio 2022 - 16:20
CREMONA - Il primo soccorso, garantito dagli operatori sanitari partiti dal Maggiore, è delle 3,56 della notte fra mercoledì e oggi: a quell’ora, il sito del 118 da conto dell’operazione e la descrive come un generico intervento per «aggressione». Quel che non racconta è che il 57enne ritrovato a terra in via Palestro con lesioni al volto e alle braccia, medicato sul posto, trasportato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di pochi giorni, è stato pestato e rapinato.
Vittima dell’agguato di due ragazzini, presumibilmente minorenni, che sbucando dal nulla lo hanno avvicinato nel buio mentre stava andando a lavorare per poi bloccargli la strada, e la via di fuga, in direzione di viale Trento e Trieste. Volevano i soldi, i due giovani. Ed erano evidentemente disposti a tutto per averli. Da malviventi consumati, abbastanza minacciosi da incutere paura, gli hanno prima intimato di consegnare il marsupio che portava con se: «Daccelo e non ti succederà nulla».
E al rifiuto del cremonese, che ha ovviamente tentato di resistere per non perdere effetti personali, soldi, cellulare e bancomat, è scattata la violenza: spintoni, calci e infine un pugno in faccia bene assestato che lo ha stordito, consentendo ai banditi di strappargli il borsetto e di fuggire con il bottino. A lanciare l’allarme è stato un residente: svegliato dalle urla, intuito che qualcosa di grave stava accadendo in strada, si è affacciato alla finestra e di fronte all’uomo a terra ha chiamato prima il 118 e poi le Forze dell’Ordine. Ad eseguire il sopralluogo sono stati i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia e sono gli stessi militari, adesso, ad occuparsi delle indagini.
Possono contare sulla descrizione per forza di cose sommaria fornita dalla vittima e sperano di poter individuare ulteriori elementi utili ad un’inchiesta che si annuncia comunque complicata nelle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso della videosorveglianza cittadina: ci sono occhi elettronici in via Palestro, teatro della rapina con pestaggio; ce ne sono altri lungo viale Trento Trieste, lì dove gli autori del colpo sono scappati; e ce ne sono altri ancora tra la vicina via Dante e la zona della stazione ferroviaria, la porzione di città da cui la coppia potrebbe essere arrivata e dove potrebbe essere tornata per sparire definitivamente nella notte. Caccia serrata, adesso. E se fino ad ora dei banditi non c’era traccia, non è escluso che l’inchiesta dell’Arma possa condurre a sviluppi significativi nelle prossime ore. Di sicuro, l’attenzione riservata al caso è massima: perché si tratta di una di quelle vicende capaci di suscitare allarme sociale e preoccupazione e perché si è verificata in una porzione della città che si mostra, sempre più, a rischio.
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