L'ANALISI
SAN BASSANO
26 Luglio 2022 - 17:35
SAN BASSANO - Dal 20 luglio a oggi tutti i telefoni cellulari dei sanbassanesi, con qualche piccola eccezione per chi ha come operatore Wind3 o compagnie minori, si sono trasformati sostanzialmente in accessori per il vestiario. Impossibile chiamare, mandare messaggi e tantomeno usare internet. Furia sul web e il municipio subissato di lamentele per 144 ore. Oggi finalmente la soluzione. «Stavamo aggiornando i nostri sistemi» hanno infine comunicato i gestori. Ma non avevano avvertito il Comune.
L’ira del sindaco Giuseppe Papa: «Inaccettabile. Ho fatto segnalazione per interruzione di pubblico servizio alla Prefettura, che ringrazio per la collaborazione così come i carabinieri di Pizzighettone e il mio assessore Emanuela Cattaneo. Solo grazie al loro interessamento siamo riusciti a uscire dall’isolamento totale. Disservizio di una gravità assoluta che non dovrà mai più capitare. In caso contrario, valuterò immediatamente una revisione dei contratti in essere».
Sei giorni interi senza cellulare per tutta San Bassano e dunque: smartworking da dimenticare, nessuna consegna di pacchi Amazon, centinaia di residenti che per controllare lo stato di salute degli anziani genitori sono dovuti rimanere a casa dal lavoro e fare avanti e indietro dalle rispettive abitazioni, o dalla Fondazione Vismara, ogni ora. La situazione, cominciata mercoledì e come si è poi scoperto dovuta a lavori d’aggiornamento sulle antenne del traliccio Inwit che ospita soprattutto Vodafone (il contratto del Comune è con la ex Omnitel), ha assunto aspetti addirittura paradossali: «Basti pensare che, per rispondere ai cittadini giustamente infuriati a causa dei pesantissimi disagi e che inviavano messaggi a me o al numero d’emergenza, ma anche solo per lavorare, sono stato costretto a spostarmi oltre il confine del paese – spiega il sindaco –. Un’assurdità inconcepibile, specie considerando che dopo la prima segnalazione, subito seguita da numerosi solleciti, ci avevano garantito il ripristino entro 72 ore».
Papa non si è mai dato per vinto e ha mosso mari e monti. Dall’Arma alla Prefettura: «Fondamentale il loro aiuto, la questione sarebbe potuta presto degenerare in un problema di ordine pubblico. Fortunatamente abbiamo ottenuto il contatto diretto di alcuni tecnici, pur non responsabili della zona, che ci hanno messo in contatto con chi di dovere. I gestori, per il futuro, dovranno garantire maggior serietà e risposte immediate o valuteremo provvedimenti opportuni».
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