L'ANALISI
24 Luglio 2022 - 17:23
CREMONA - Avviate tempestivamente dall’Ats Val Padana, sono serrate le indagini per risalire al luogo in cui avrebbe contratto la legionella il 65enne deceduto nei giorni scorsi all’ospedale Maggiore. Si suppone che l’incontro col batterio sia avvenuto nei primi dieci giorni del mese di luglio. E in quel periodo l’uomo si trovava in vacanza a Ischia, dove ad occuparsi degli accertamenti è l’Asl Napoli 2 Nord.
«Sono stati avviati i controlli abituali presso i luoghi di soggiorno del paziente – sottolinea proprio l’azienda sanitaria campana –. L’Asl sta effettuando le indagini di rito per quanto di propria competenza congiuntamente all’Arpa Campania. Al momento, infatti, sono già stati effettuati i campionamenti utili a verificare l’eventuale presenza del batterio della legionella nella struttura in cui ha risieduto il paziente. Come da prassi, per poter individuare la probabile origine dell’infezione, occorrerebbe effettuare i campionamenti in tutti i luoghi di residenza e anche sui mezzi di trasporto utilizzati dal paziente nel tragitto che lo ha portato da Cremona fino a di Ischia e viceversa».
Di sicuro, per raggiungere e lasciare l’isola, il cremonese ha compiuto brevi tragitti in traghetto. E anche da Ats Val Padana è stato subito precisato che i campionamenti sarebbero stati indirizzati al domicilio cremonese (anche se l’uomo si è sentito male subito dopo il ritorno), a tutti i mezzi di trasporto presi, a hotel e strutture frequentate nel periodo della possibile incubazione. L’Asl partenopea ha poi voluto chiarire che tramite il proprio Dipartimento di prevenzione «effettua in modo continuo i controlli sulle strutture ricettive presenti sul proprio territorio, al fine di individuare eventuali rischi sanitari».
Quest’ultima precisazione arriva pure da Federalberghi Ischia e Procida: «Non possiamo che esprimere il nostro cordoglio per la vittima e la nostra sincera vicinanza ai familiari – ha dichiarato il presidente Luca D’Ambra – ma al contempo rimarchiamo con forza, in attesa degli esiti delle indagini, l’attenzione con la quale le strutture ricettive dell’isola di Ischia eseguono controlli igienico-sanitari periodici, anche di concerto con l’Asl, per la prevenzione e il controllo della legionellosi, come impongono del resto le linee guida».
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