L'ANALISI
PIZZIGHETTONE: MASTERCLASS
24 Luglio 2022 - 05:20
20 ragazzi in arrivo da tutto il mondo, guidati dai professori del Politecnico di Milano
PIZZIGHETTONE - La città murata del futuro è green, aperta, ricca di spunti culturali e artistici, polo di ricerca e sviluppo anche in ambito agricolo. Ad immaginarla, fra idee concretizzabili a breve termine e altre che invece necessitano di più tempo, sono stati 20 ragazzi in arrivo da tutto il mondo. Che guidati dai professori del Politecnico di Milano hanno dato vita ad un’esperienza senza precedenti a Pizzighettone, una master class che ha davvero coinvolto tutti: amministratori, cittadini, associazioni. E i risultati sono stati presentati ieri mattina nella prima casamatta, fra gli applausi dei numerosi presenti.
«Con questa collaborazione tra Comune, Agenzia del Demanio e Politecnico abbiamo sbloccato una situazione complessa – ha detto il sindaco Luca Moggi –. È stato speso molto tempo, ci siamo messi in discussione con idee, cuore e coraggio, andando ad investire risorse importanti per altrettanti obiettivi di rigenerazione ambientale e urbana delle aree demaniali di Pizzighettone e di Gera. Abbiamo virtualmente posato la prima pietra verso un nuovo futuro non solo di Pizzighettone ma di tutto il territorio circostante».
L’assessore Gianluca Pinotti ha ringraziato tutti i componenti della giunta e del consiglio che hanno fattivamente collaborato, i volontari del territorio e in particolare il Gvm per il supporto, i professori, i cittadini che hanno accolto i ragazzi. «In questi giorni ho visto entusiasmo, voglia di fare la differenza – ha detto –. C’è stato un confronto culturale dal quale è nata una nuova visione per questi 350 mila metri quadrati di aree. Ora dobbiamo perfezionare il protocollo d’intesa con l’Agenzia del Demanio, che ringraziamo per la disponibilità. Potremo così arrivare a candidare i progetti ai bandi di finanziamento disponibili, a partire da quelli del Pnrr».
Presente anche il senatore Simone Bossi: «Avete lavorato su un territorio difficile – ha detto rivolgendosi ai ragazzi –, sotto certi aspetti più di una grande città. Siamo in un contesto rurale e agricolo che non fa sconti e bisogna essere bravi, come lo siete stati voi, per capire l’importanza delle opere già presenti e ideare progetti che le valorizzino nuovamente».
Il professor Paolo Pileri ha sottolineato che lo scopo della ricerca è stato «coinvolgere il più possibile il territorio» e «creare connessioni». Prima della presentazione delle numerose idee dei giovani, è stato proiettato un video realizzato dallo studente malesiano Yi Xing Chow, che ha ben sintetizzato il soggiorno pizzighettonese dei venti progettisti in erba.
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