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NELLA MORSA DELLA SICCITÀ

A Crema la «strage» dei cavedani

Morìa nella roggia Rino, in pieno centro. I volontari della Fipsas mobilitati

La Provincia Redazione

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23 Luglio 2022 - 19:31

A Crema la «strage» dei cavedani

I volontari della Fipsas mobilitati nelle fasi di recupero dei pesci morti nella roggia Rino ieri mattina in centro a Crema a fianco di via Griffini e via Gervasoni

CREMA - Moria di pesci nella roggia Rino, nel tratto che scorre in pieno centro tra via Griffini e via Gervasoni. A recuperare la fauna ittica ormai priva di vita sono intervenute le guardie volontarie della Fipsas, chiamate ieri mattina. Forse i pesci erano morti per la mancanza d’acqua, nei giorni scorsi.

Ma non è escluso che si tratti di esemplari deceduti ad inizio mese, quando un maxi sversamento chimico, partito dalla Bergamasca, aveva inquinato un lungo tratto della roggia. Da Capralba a Campagnola Cremasca e poi giù sino alla frazione di Santo Stefano e alle porte della città. Oggi il regolatore ha aperto le chiuse a monte, per rilasciare un po’ d'acqua necessaria per preservare la fauna ittica che ancora sopravvive nel tratto della Rino che attraversa i giardini pubblici di Porta Serio.

«La corrente che si è creata, seppur debole, è stata sufficiente a portare allo scoperto questi pesci, quasi tutti cavedani» hanno spiegato le guardie. «La buona notizia – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Franco Bordo – è che i pesci dei giardini hanno ora acqua sufficiente per sopravvivere in attesa delle prime piogge».

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