L'ANALISI
20 Luglio 2022 - 05:05
Il fuoco in campagna
SORESINA - Giorni di fuoco, in senso letterale, gli ultimi nelle campagne tra Soresina ed Annicco. Nell’arco di ventiquattr’ore, tra lunedì e ieri mattina, sono del resto divampati ben tre roghi, nel raggio di soli sei chilometri. Tutti episodi accidentali, va sottolineato. Ma hanno comunque creato ansia sia in città sia nel limitrofo comune. Il bilancio è di un appartamento devastato, un trattore divorato dalle fiamme e di un appezzamento invaso dalle fiamme per buona parte della nottata. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Cremona, protagonisti di tutti e tre gli interventi, non si sono registrati feriti.
Non sono quindi bastati i roghi di lunedì, di mattino prima e in tarda serata poi. Anche ieri, lungo la provinciale alle porte della cittadina, fumo nero e sirene. A prendere fuoco, stavolta, è stato un mezzo agricolo e il carro che trainava. Ignote le cause. Fatto sta che i pompieri sono dovuti intervenire in forze, per ricondurre la situazione alla normalità e liberare al più presto la trafficata direttrice dell’Alto cremonese.
Rientrati alla base, hanno dovuto anche chiudere i rapporti di quanto accaduto nelle ore precedenti. E nell’ordine: sono terminati i controlli sull’appartamento andato distrutto a Grontorto, frazione d’Annicco. Probabilmente, l’origine è da attribuire a una vecchia stufa, utilizzata dall’anziano inquilino per cucinare. Sembra infatti che gli allacci di elettricità e gas non fossero attivi. Rimosse le tegole pericolanti, la struttura, per quanto ormai vuota, ora è in sicurezza. E tornando a Soresina, stavolta però in via Miglioli, a far da innesco all’incendio, soffocato solo a tarda notte, sono state le sterpaglie della prima periferia cittadina.
Le fiamme si sono allargate rapidamente, allarmando non poco gli inquilini del quartiere. Le squadre dei pompieri, dirottata a Soresina, dal canto loro hanno fatto in modo che il pericolo non si estendesse alla zona abitata, facendo tirare un sospiro di sollievo a quanti abitano nel quartiere limitrofo. Massima attenzione anche nel Parco Oglio Nord dove, già in giugno, le autopompe sono dovute intervenire d’urgenza per ben quattro volte. Qui il discorso si fa anche più complesso, perché non è mai stato dissipato il sospetto che gli inneschi fossero dolosi.
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