L'ANALISI
19 Luglio 2022 - 18:22
Lo studente cremasco Pietro Canidio (quarto da destra) con la delegazione italiana alle Olimpiadi internazionali di biologia
CREMA - Medaglia d'argento per Pietro Canidio, studente dell'istituto superiore Galilei, alle Olimpiadi internazionali della biologia. Dopo due anni di competizioni online, causa pandemia, l’edizione di quest’anno si è tenuta nuovamente in presenza a Yerevan, capitale dell’Armenia. La squadra italiana ha ottenuto un ottimo risultato. Quattro studenti si sono confrontati con i loro coetanei provenienti da 63 Paesi al mondo: insieme al cremasco c’erano Leonardo Morotti dell’istituto Alberghetti di Imola, Giovanni Sanna del liceo Mazzini di Napoli e Francesco Petrone del liceo Bramante di Magenta.
Canidio e Morotti hanno ottenuto una medaglia d’argento, mentre a Petrone è andata una menzione d’onore. I risultati ottenuti dimostrano come, nonostante le incertezze e le difficoltà legate alla pandemia e alla didattica a distanza, il Galilei abbia nuovamente raggiunto livelli di eccellenza nel mondo. Canidio e i suoi compagni di squadra sono stati selezionati nella fase nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali.
Dopo la selezione, i ragazzi sono stati preparati con lezioni a distanza su vari argomenti che hanno spaziato su tutti gli ambiti della biologia: dalla biochimica alla bioinformatica, dalla zoologia alla botanica, dalla biologia molecolare alla biosistematica. La preparazione è stata curata dalla professoressa Isabella Marini di Pisa, responsabile delle Olimpiadi per l’Italia, e dai ricercatori Giorgio Bianchini, Francesca Corti e Pasquale Miglionico. Canidio e soci sono stati due giorni a Pisa, dove hanno svolto una preparazione intensiva per la parte pratica, nei laboratori della Scuola Normale Superiore, dove sono stati seguiti da ricercatori e dottorandi.
Classe 2003, allievo della classe 5E del liceo delle scienze applicate del Galilei, fresco di maturità, Canidio aveva vinto a maggio le Olimpiadi nazionali della biologia, staccando il biglietto per Yerevan. Ora, dopo le meritate vacanze, lo attende la facoltà di Medicina, per proseguire la tradizione di famiglia.
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