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Caso cani contesi, fallisce il blitz al Rifugio. Arriva la Polizia

Volontaria della Leidaa si presenta all'ingresso: «Rivoglio i miei due animali custoditi ingiustamente». Gli Zoofili: «Serve una decisione del Tribunale». Gli agenti danno ragione alle attiviste cremonesi

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

18 Luglio 2022 - 09:40

Caso cani contesi, fallisce il blitz al Rifugio. Arriva la Polizia

CREMONA - Restano in custodia al Rifugio di Cremona Lucky e Zorro, i due cani presi in custodia dall’Associazione zoofili cremonesi e contesi con l’attuale proprietaria, Lisa Ferretti, volontaria dell’associazione animalista Leidaa. Si è concluso infatti con un nulla di fatto il blitz di ieri pomeriggio, con tanto di intervento della Polizia, chiamata dai contendenti e sopraggiunta con due volanti e quattro uomini. Accompagnata da Roberto Marchini (Enpa), la donna è infatti arrivata in via Vecchio Casello con l’intenzione annunciata su Facebook di «liberare Lucky e Zorro». Residente a Trezzano sul Naviglio (Milano), la donna aveva inviato venerdì una pec all’Associazione zoofili cremonesi, che gestisce il Rifugio del cane, ad Ats Val Padana, Polizia locale, Questura e Carabinieri in cui spiegava che «in qualità di proprietaria dei cani Lucky e Zorro, regolarmente registrati a mio nome con atto dell’Ats datato 12 agosto 2021, detenuti preso il canile rifugio comunale di Cremona, ne chiede l’immediata restituzione. A tal fine comunica che nella giornata di domenica si presenterà presso il canile».

Lisa Ferretti davanti al Rifugio di via Vecchio Casello

Lucky e Zorro, fratelli di tre anni, erano di proprietà di un uomo di Marmirolo Mantovano e sono custoditi al Rifugio dall’agosto del 2021. Cosa sia successo allora è controverso, fatto sta che gli animali sono stati prelevati dall’Associazione zoofili cremonesi e portati a Cremona, al Rifugio. Secondo l’Azc, i cani sono stati affidati loro dal proprietario, che però poi avrebbe cambiato idea. E a carico della referente dell’associazione Alessandra Bonvicini è stata presentata anche una denuncia per appropriazione indebita. Denuncia che il 23 giugno è stata archiviata dal gip Elisa Mombelli su richiesta dello stesso pm: «Il rifiuto alle richieste di consegna è motivato dalla pendenza di un procedimento penale avente per oggetto il furto di detti animali denunciato dal precedente proprietario, sicché le indagate, del tutto legittimamente, ritenevano di essere vincolate all’attesa di una decisione dell’autorità giudiziaria». Nel frattempo i due cani sono stati intestati a Ferretti, che dai documenti del microchip risulta l’unica proprietaria: «Me li ha ceduti Roberto Balzanelli, il vecchio proprietario di Marmirolo». E secondo la donna, assistita dall’avvocato Aurora Loprete dello studio GiustiziAnimale di Catanzaro, archiviata la denuncia, sarebbe cessata anche la necessità di custodia. E puntualissima, la volontaria alle 14,55 ha suonato il campanello del Rifugio del cane: «Sono Lisa Ferretti, sono venuta a riprendermi i miei cani». Il cancello è rimasto chiuso e attraverso uno spioncino una voce ha risposto che senza indicazioni del Tribunale i cani non sarebbero stati riconsegnati. A quel punto la donna ha chiamato il 112 e sul posto in pochissimi minuti sono arrivate due auto della Polizia. La donna ha mostrato la sentenza del gip Mombelli agli agenti che sono poi entrati nel Rifugio. 

Il colloquio con gli agenti a cui era presente anche il consigliere comunale Luca Nolli

All’uscita, dopo circa mezz’ora e un consulto telefonico anche con i carabinieri, il sottufficiale responsabile ha spiegato a Ferretti e Marchini di non poter procedere: nessuno può obbligare il canile a restituire gli animali se non il giudice che ha emesso la sentenza. Nell’archiviazione, infatti, non si fa alcun cenno al destino degli animali né alla loro proprietà. Ma la vicenda non si chiude qui e Ferretti e Marchini hanno annunciato l’intenzione di presentare già oggi un’istanza al gip perché chiarisca questi aspetti. Soddisfatta Bonvicini, referente dell’Azc: «Il provvedimento del giudice archivia la denuncia e ci legittima a trattenere i cani in attesa di una decisione definitiva. Non c’è stato alcun furto e non c’è alcun provvedimento che ci autorizzi a consegnare i cani. Peraltro Lucky e Zorro avrebbero anche già trovato un’adozione, ma per procedere dobbiamo aspettare la decisione del giudice».

La vicenda, che vede le associazioni animaliste scambiarsi accuse reciproche in un lungo braccio di ferro che dura da circa un anno, ha assunto anche contorni politici. A dare manforte alla richiesta della volontaria trezzanese della Lega italiana difesa animali e ambiente è arrivato ieri in via Vecchio Casello infatti anche il consigliere comunale dei 5 Stelle, Luca Nolli che sulla vicenda aveva anche presentato alcune interrogazioni in Consiglio comunale promuovendo anche un sit in di protesta e chiedendo l’intervento del sindaco Gianluca Galimberti. E la politica è stata frequentata anche da Marchini, già candidato per Forza Italia alle ultime comunali. 

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