L'ANALISI
13 Luglio 2022 - 12:39
CREMA - Elevato rischio di incendi nel Parco del Serio, ma i frequentatori si mostrano insensibili a ogni richiamo al buonsenso.
L’ente regionale si era appellato un paio di settimane fa al civismo e alla responsabilità dei frequentatori, minacciando multe a chi accende fuochi. Alla grave crisi idrica e alla siccità, che sta coinvolgendo da tempo tutti i territori, provocando gravi problemi per l’agricoltura, la biodiversità, la salvaguardia ambientale, si aggiunge il caldo record che moltiplica i pericoli derivanti dallo sviluppo di incendi, il cui contrasto e la cui prevenzione sono possibili attraverso comportamenti responsabili da parte dei cittadini.
Per questo il presidente Basilio Monaci aveva inteso richiamare tutti a mettere in pratica comportamenti corretti, al fine di prevenire situazioni di pericolo, sia per la flora, che per la fauna presente nel Parco, oltre che per le stesse persone. Nonostante questo, nell’area di sosta attrezzata di via Miglioli, dietro il ristorante Zanzibar, ieri c’erano tracce di ben quattro fuochi accesi per i barbecue in mezzo al bosco, in diversi punti, tra foglie e rami secchi. Addirittura c’era una catasta di legna pronta per essere accesa.
«È fondamentale assumere atteggiamenti improntati alla prudenza e alla responsabilità – afferma Monaci – il sottobosco è arido e secco, è indispensabile non accedere fuochi, non gettare mozziconi di sigaretta, né altri oggetti dai finestrini delle auto».
La semplice accensione di un fuoco nelle zone non autorizzate comporta il pagamento di una sanzione. Per questo, tra le buone abitudini da ricordare, rientra l’invito a non alimentare la combustione di residui vegetali (foglie, rami, cespugli) all’interno dei boschi, a non usare apparecchi che producono fiamme o scintille nelle zone a rischio di incendi, a non sistemare barbecue direttamente a terra, ma a utilizzare aree attrezzate, avendo cura di controllare al termine dell’utilizzo, di aver ben spento ciò che è avanzato.
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