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CASALMAGGIORE

Spazio Tenda, quel negozio «speciale». Un’oasi di condivisione

In via Pozzi indumenti usati e accoglienza a chi è nel bisogno. Le volontarie: tanti stranieri ma non solo, cerchiamo di tessere relazioni solidali

Andrea Setti

Email:

asetti@laprovinciacr.it

13 Luglio 2022 - 05:15

Spazio Tenda, quel negozio «speciale». Un’oasi di condivisione

Alda Cozzini e l’altra volontaria Jo all’interno dello Spazio Tenda

CASALMAGGIORE - Si chiama Spazio tenda e ha sì uno spazio fisico ma anche simbolico, nella direzione dell’assistenza e dell’accoglienza. In via Pozzi il locale della Tenda di Cristo è ormai diventato punto di riferimento per decine di persone in cerca non solo di abbigliamento e accessori bensì anche di un luogo dove essere accolti, trascorrere un po’ di tempo, essere ascoltati. «I bisogni materiali sono tanti — conferma Alda Cozzini, una delle volontarie che tengono aperto lo spazio il venerdì e il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19.30 — ma quelli personali e morali forse ancora di più. Per questo ci siamo rese disponibili per una presenza a più ampio spettro, anche per i bambini che vengono e trascorrono ore con i giochi che abbiamo nella loro sezione».

VOLONTARI DI TRE GRUPPI

L’intuizione di padre Francesco Zambotti di qualche anno fa è stata raccolta da tre gruppi di volontariato che si alternano nella gestione: Tenda di Cristo, Acli e Aquile Odv di san Giovanni in Croce. «Grazie all’insegnante Sara Pisani, inoltre, siamo riusciti a coinvolgere giovani studenti del Romani così come abbiamo approfittato dell’opportunità dei Giovedì d’estate per allestire un banchetto in piazza Garibaldi e farci conoscere e abbiamo notato che l’interesse è alto nei nostri confronti».

PRESIDIO DI GENEROSITA'

Ma come funziona esattamente lo Spazio Tenda? «Molte persone ci portano indumenti, calzature, accessori, giocattoli. Prima operiamo un’accurata selezione e poi mettiamo in mostra i capi migliori per una vendita a prezzi molto contenuti. La merce si paga, poco, ma si paga perché pagare significa dare dignità agli oggetti che si acquistano. È anche un modo per educare a un consumo consapevole».

STRANIERI MA NON SOLO

I «clienti» sono stranieri ma non solo. «Al contrario, abbiamo molta gente originaria di Casalmaggiore e dintorni — continua la Cozzini — e non tutti sono in condizioni di bisogno. Ce ne sono diversi che vengono qui perché amano la cultura del riuso e la vogliono diffondere, innanzitutto dando l’esempio con i loro acquisti. Combattere lo spreco e promuovere una mentalità ecologista passa anche attraverso gesti piccoli ma estremamente concreti come l’acquisto di una camicia o di un paio di pantaloni».

SI PASSA PER UN CAFFE'

Dunque, lo Spazio Tenda è un negozio del tutto «speciale», anche per le modalità con cui ci si avvicina. «Ovviamente non si deve entrare solo per comprare qualcosa ma si può passare anche per un semplice caffè che siamo in grado di offrire volentieri. Insomma, cominciamo a stabilire relazioni di accoglienza e di fraternità e poi — chiosa la volontaria — vedrete che anche il mondo nel suo complesso vedrà tempi migliori».

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