L'ANALISI
13 Luglio 2022 - 05:05
I bidoni
SPINO D'ADDA - Per dimostrare la propria teoria, ovvero che lungo l’Adda, per evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti dove capita, servano cassonetti per la raccolta differenziata più grandi degli attuali, Nunzio Ruzzo si è recato personalmente sulla Greenway, la ciclopedonale che costeggia l’argine destro del fiume.
Il percorso è quello che ogni giorno compie chi vuole raggiungere l’Adda: il sabato e la domenica sono migliaia le persone che si addentrano nella zona boscosa a sud del ponte della Paullese.
«Ho voluto verificare personalmente la situazione dell’abbandono dei rifiuti lungo l’Adda, specialmente nei fine settimana. Ho avuto conferma di quanto avevo già sostenuto: i bidoni non sono sufficientemente capienti per contenere tutti i rifiuti prodotti da chi affolla il fiume. Alle 19 di domenica i contenitori erano pieni, ma c’era ancora parecchia gente lungo l’argine. Due le opzioni: portarsi i rifiuti a casa o lasciarli vicino ai bidoni, ma posandoli a terra c’è il rischio che durante la notte vengano seminati in giro dagli animali».
Puntualmente gli incaricati e i volontari del Comune si trovano di fronte a immondizia sparsa quando al lunedì mattina raggiungono l’argine per la raccolta.
«Nel pomeriggio le persone che ho visto andar via avevano tutte il sacchettino dei rifiuti – aggiunge Ruzzo –: ero lì ad osservare e ho visto che lo lasciavano nei bidoni, in modo corretto per la differenziata. Credo che questa sperimentazione non sia un fallimento, anzi, ma si possono pensare delle migliorie: trovare una posizione più strategica per i bidoni, magari sotto il ponte o nelle immediate vicinanze. Sostituire quelli piccoli con dei cassoni decisamente più capienti».
Il sindaco Enzo Galbiati, che nelle scorse settimane si era detto sconfortato dall’abbandono dell’immondizia nonostante la presenza dei contenitori, ha ringraziato Ruzzo per il sopralluogo e l’impegno. Il Comune potrebbe ora valutare quanto proposto dall’ex candidato consigliere. Ruzzo, avanza un’ulteriore richiesta all’amministrazione, in particolare al comando di Polizia locale.
«Servono più controlli e conseguenti sanzioni a carico di chi lascia l’auto dove non si può, lungo le strade di servizio che costeggiano la zona dell’Adda. Bisogna fermare i parcheggi selvaggi. Con i ricavi di queste multe si potrebbero così finanziare i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti lasciato ogni fine settimana lungo il fiume, una spesa che, in ultima analisi, va ad incidere sui conti comunali e dunque sulle tasche degli spinesi».
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