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CREMONA

Parziale cedimento di una parete, transito nella conca attualmente sospeso

I tecnici di Aipo stanno eseguendo i necessari accertamenti per individuare le cause del dissesto, mettere in sicurezza la struttura e procedere al ripristino funzionale della stessa

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

11 Luglio 2022 - 13:55

 Parziale cedimento di una parete, transito nella conca attualmente sospeso

CREMONA - Come se non bastasse la secca, sempre più marcata visto che oggi il livello è sceso ulteriormente a -8,32 metri, ad ostacolare la navigazione c’è ora anche un crollo strutturale lungo la preavanconca di Cremona.

«Ieri si è verificato un parziale cedimento della parete sinistra – spiegano dall’ufficio stampa di Aipo e conferma il dirigente Alessio Picarelli –. E per effetto del cedimento il transito nella conca è attualmente sospeso. I tecnici stanno eseguendo i necessari accertamenti per individuare le cause del dissesto, mettere in sicurezza la struttura e procedere al ripristino funzionale della stessa. In base agli esiti delle verifiche in corso, sarà cura di Aipo fornire agli armatori informazioni più dettagliate rispetto ai tempi di ripristino dell’opera».

A dire il vero la conca era già scarsamente utilizzata, non per ragioni strutturali ma proprio a causa della siccità che ha prosciugato anche il canale. Per lo stesso motivo, negli ultimi giorni sono stati posati segnalatori di velocità utilizzati per invitare le imbarcazioni a procedere lentamente considerati i fondali molto bassi. Insomma, un ulteriore invito alla cauta navigazione per evitare di restare incagliati.

segnalatori


Nel frattempo, oggi è tornato a riunirsi l’Osservatorio sulla crisi idrica presieduto dall’Autorità distrettuale del fiume Po: è emerso che tutte le stazioni di monitoraggio dei livelli delle portate sono ancorate al di sotto delle quote minime dei flussi. Le precipitazioni, cadute in modo disomogeneo e sotto forma di fenomeni violenti e grandine, si sono infatti rivelate scarse. E le temperature, dopo un temporaneo abbassamento, sono ritornate sopra gli standard stagionali.

L’unica nota positiva emersa riguarda la parziale ripresa delle quote di alcuni grandi laghi alpini. Di conseguenza è leggermente cresciuta la capacità di invaso dei laghi Maggiore (+13 centimetri sopra lo zero idrometrico a Sesto Calende) e del Garda (+57 cm), principali serbatoi per l’approvvigionamento del Po. Da segnalare anche l’apporto ulteriore dell’acqua proveniente dal lago di Idro, «ora disponibile anche grazie all’input presentato dall’Autorità distrettuale alla Conferenza dei servizi, proprio pochi giorni fa, e concertato con il tavolo competente». Prossimo Osservatorio fissato per il 22 luglio.

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