L'ANALISI
07 Luglio 2022 - 19:15
CREMONA - Alla Barilla è un giovedì di festa per la consegna dell’ambulanza donata dai dipendenti alla Croce Rossa Cremona.
Ne è presidente Loredana Uberti. «Emoziona molto essere qui oggi — dice — così come è successo a novembre, quando, chiamati dalla direzione della Barilla per un incontro su una possibile donazione, ci siamo sentiti dire: ‘Chiedete quello che vi serve’. La proposta era inaspettata nella forma e nei modi in cui è stata fatta: veloce, chiara. Ma la risposta è stata altrettanto immediata e generosa alla nostra richiesta di un’ambulanza. Oggi si concretizza quel progetto, il cui protagonista unico è la donazione. I fatti parlano da soli. L’unica cosa che posso dire è ‘grazie’».
Poi, si sofferma «su un concetto che per noi di Croce Rossa esprime ciò che facciamo e chi siamo. Un concetto che ci accomuna alla famiglia Barilla e alle persone dello stabilimento Barilla». Il concetto di «umanità». «L’umanità dell’essere uomo con le sue fragilità, ma l’uomo si nutre di sentimenti di solidarietà. Il vostro agire è espresso con questa donazione».
Il vicepresidente Barilla si emoziona, «perché questo è un momento importantissimo per voi, per la Barilla, per Cremona, per tutta la comunità».
Perché «questa donazione non è importante dal punto di vista economico, l’ambulanza non è un oggetto esclusivissimo, ma è un oggetto simbolico straordinario: l’ambulanza pilotata da voi, gestita da voi persone straordinarie è a disposizione di tutti e sempre. Non voglio essere retorico, ma voi siete degli eroi, perché lo fate come volontari e perché garantite il vostro aiuto ad ognuno di noi, di qualsiasi razza, religione, credo politico e con qualsiasi passato alle spalle. E lo fate da volontari, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, per chiunque».
Barilla li chiama «autentici atti di eroismo; voi date un esempio fantastico ai giovani, alla comunità. Siamo noi cittadini, noi impresa Barilla, a nome di tutti, a dover ringraziare voi per essere sempre, silenziosamente, al nostro fianco. E il vero atto di eroismo è sì farlo da volontari, ma anonimamente, soltanto per il piacere di offrire un pezzo di voi al prossimo, chiunque esso sia». Applauso lunghissimo, standing ovation.
Interviene il sindaco Gianluca Galimberti (tra il pubblico ci sono l’assessore Rosita Viola, il colonnello Giuliano Gerbo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, Ugo Rizzi, primario del 118).
Giulia ha 23 anni. Alla Barilla è stata assunta il 22 giugno scorso. «Sono molto contenta di far parte di questa famiglia». Forbici in mano, lei taglia il nastro. Applausi, sirena, fotografie da mettere nell’album in ricordo del giovedì di festa alla Barilla.
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