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IL COMMERCIO IN PROVINCIA

Saldi, partenza in chiaroscuro: e c'è chi vuole abolirli

Non c’è stata la «ressa da primo giorno» nei negozi perché ormai la stagionalità è un aspetto molto meno importante sull’economia delle aziende

La Provincia Redazione

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02 Luglio 2022 - 19:58

Saldi, partenza in chiaroscuro: e c'è chi vuole abolirli

CREMONA - L’appuntamento con i saldi estivi — oggi all’esordio in città e in provincia, i primi senza restrizioni da due anni a questa parte — coglie le famiglie in un momento di forte difficoltà, e sulla propensione agli acquisti pesano caro-bollette, aumento dell’inflazione e riduzione del potere d’acquisto. Un rito al quale — nonostante le premesse — però i cremonesi non si sono sottratti grazie anche al traino del mercato. Tante le persone a passeggio con i sacchetti in mano pure nelle ore più calde della giornata. Soddisfatti i commercianti tornati a vedere gente che affolla i loro negozi, molte perplessità — almeno fra gli intervistati — sulla tempistica che fa coincidere l’avvio delle svendite al primo fine settimana di luglio. «È presto. Non vedo il motivo per non posticiparli ad agosto. O meglio, perché non abolirli del tutto e lasciare a ciascuno la libertà di scontare prodotti che ritiene di dover o poter scontare? — commenta Marco Morandi, calzature in via Solferino —. Internet e grande distribuzione propongono promozioni durante tutto l’anno, solamente noi negozianti siamo soggetti a regole? Detto ciò — conclude — l’andamento è stato buono. Siamo soddisfatti».

Per l’abolizione anche Wilma titolare con Patrizia di Latte e Miele, abbigliamento per bambini. «Contrarissima che partano adesso, meglio se dopo ferragosto. E se devo dirla tutta li abolirei», sostiene lapidaria.

A CREMA 

Andante, ma non troppo. Il debutto dell’estate dei saldi è tiepido, a dispetto del clima torrido. E proprio le temperature tropicali vengono indicate dai commercianti del centro storico come un deterrente. L’impressione trasversale è che l’esordio dei saldi abbia un po’ smarrito la sua allure totemica: la caccia all’affare non è più un fenomeno di massa che risponde al motto «chi prima arriva, meglio alloggia».

A CASALMAGGIORE

Non c’è stata la «ressa da primo giorno» nei negozi perché ormai la stagionalità è un aspetto molto meno importante sull’economia delle aziende. Relativamente al settore dell’abbigliamento, infatti, si registra una generale soddisfazione per come sono andate le vendite primaverili e la calma dell’avvio dei saldi non preoccupa.

«Oggi il marketing e le politiche di vendita sono parecchio cambiate — conferma Massimo Cagna di Lucas Glen sotto la galleria Gorni — e ogni negozio mantiene un rapporto molto stretto con la clientela nel corso di tutto l’anno. Comunque la partenza è stata secondo le aspettative».

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