L'ANALISI
SMART CITY INDEX. SESTA EDIZIONE
28 Giugno 2022 - 11:45
CREMONA - Dopo il Covid-19 e il lockdown gli italiani hanno modificato priorità e abitudini, scegliendo sempre di più città medie e piccole dove le relazioni sociali sono più strette e i comportamenti sostenibili più facili.
Milano, Bologna e Torino sul podio delle città a «misura di persona», si riducono le distanze tra città metropolitane e centri più piccoli, ma permane una forte differenza tra Nord e Sud.
I dati emergono dalla sesta edizione dello Smart City Index di EY, quest’anno Human Smart City Index.
Lo studio delinea un ranking incrociando i dati legati agli investimenti e alle iniziative delle città che misurano quanto siano già pronte a ridisegnare spazi e tempi intorno alle esigenze delle persone (readiness) con i comportamenti dei cittadini sui 3 assi della transizione ecologica, della transizione digitale e dell’inclusione sociale.
Milano si conferma in cima alla classifica, puntando su transizione digitale, sia per infrastrutture (ultra-broadband, 5G e IoT) che per competenze dei cittadini e utilizzo dei servizi online. Segue Bologna, grazie al primato su inclusione sociale, terza Torino - seconda nel 2020 - grazie ai comportamenti dei cittadini su transizione ecologica.
Seguono 5 città medie: Trento, Parma, Bergamo, Padova e Brescia.
Roma si posiziona al 12esimo posto (-5 posizioni rispetto al 2020) penalizzata soprattutto dal ritardo nel processo di transizione ecologica.
Altre quattro città sono nelle prime 30 (Pavia 24°, Monza 25°, Mantova 26° e Cremona 30°), con Varese (32°) e Como (38°) comunque nella prima fascia. In seconda fascia troviamo Lodi (42°) e Lecco (48°), e in terza fascia Sondrio (86°).
La prima città con meno di 80mila abitati è Pordenone (21°), le prime tre del Sud sono Cagliari (19°), Napoli (34°) e Bari (36°).
Netto predominio del Centro-Nord, con Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia. Le regioni del Sud si collocano in fondo, con Molise, Puglia e Calabria agli ultimi 3 posti. Tra le 40 città del Sud solamente 3 città metropolitane sono nella prima fascia: Cagliari, Napoli e Bari. Al Nord, 29 su 47 sono nella prima, solo 6 nella terza. Al Centro: 5 in prima, 12 in seconda e 5 in terza.
«La domanda di città “a misura di persona” sta emergendo in maniera molto forte e anche le aziende si trovano a dover comprendere e gestire l’impatto dei nuovi trend urbani sui loro dipendenti: lo smart working, una nuova visione del lavoro e dei valori a esso legato sono la parte più evidente, ma la maggiore attenzione all’ambiente, il desiderio di spostamenti più sostenibili e un miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata sono trend irreversibili. Le città che saranno più capaci e più veloci nel riprogettarsi e nel riqualificare gli spazi residenziali e di lavoro diventeranno più attrattive. La Human Smart City è la città che (ri)progetta infrastrutture e servizi coniugando centralità della persona, innovazione tecnologica e sostenibilità e rappresenta un’opportunità sia per le aziende sia per le amministrazioni locali di attrarre lavoratori e cittadini» – commenta Andrea D’Acunto, People Advisory Services leader di EY in Italia.
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