L'ANALISI
27 Giugno 2022 - 05:15
SAN GIOVANNI IN CROCE - È stata la zona attorno alla chiesa di San Zavedro il fulcro del weekend di ‘Palus Vetus’, la suggestiva rievocazione storica che ha voluto festeggiare i mille anni dalla fondazione di San Giovanni. Un weekend non scelto casualmente, visto che era quello che coincideva con la festa patronale di San Giovanni Battista.
Una festa che tra i tanti volontari che si sono adoperati nella tre giorni, ha visto anche l’ideale ricordo di Danio Asinari, lo storico locale prematuramente scomparso lo scorso febbraio, che si era speso per la ricerca dei documenti della fondazione del paese.
Era stato lo stesso Asinari lo scorso gennaio, a spiegare la millenarietà di San Giovanni. «Esiste un documento del 10 dicembre 1022, la ‘cartula precariae’, citata dallo storico Ludovico Muratori nel 1740 e ripresa nel 1895 da Lorenzo Astegiano nel ‘Codice diplomatico cremonese’, che fa riferimento ad un documento giuridico, una concessione ‘in precaria’, un istituto simile all’enfiteusi, attraverso cui il vescovo Landolfo concesse a Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, dei terreni situati nel territorio di San Giovanni in Croce. Per la prima volta compare il toponimo di San Giovanni così come quello di Palvareto, usato nel Ventennio per denominare il Comune. Questo documento riveste una importanza fondamentale perché attesta l’esistenza di un insediamento in epoca altomedievale, senza escludere che ve ne fosse uno antecedente».
Le dieci compagnie storiche giunte da tutta Italia, hanno proposto al pubblico che incurante del caldo ha frequentato la rievocazione tantissime attività e tanti momenti diversi: dalla musica al gioco, dagli spettacoli alle tradizioni del passato. Senza dimenticare tanti appuntamenti dedicati ai bambini. L’occasione per i turisti è stata anche quella di scoprire la chiesa di San Zavedro, di proprietà della parrocchia; l’edificio religioso in cui probabilmente venne sepolta Cecilia Gallerani, la celebre Dama con l’ermellino. Anche la zona della cucina, curata dall’associazione Amici dei Sapori, ha proposto piatti tipici del Medioevo.
I mille anni vedranno anche uscire in autunno una pubblicazione su San Giovanni dedicata ai diversi aspetti della storia del paese che avrà un taglio divulgativo: si tratterà di un’opera a più mani con studi inediti e un’introduzione storica che coprirà un arco temporale molto ampio, dalle prime testimonianze riguardanti la chiesa di San Zavedro fino al Novecento.
Soddisfatto dell’esito della manifestazione il sindaco Pierguido Asinari. «È stato un bellissimo compleanno. Questa grande manifestazione dedicata al millenario di San Giovanni ha richiesto diversi mesi di lavoro, coordinato dal nostro ufficio cultura con la direzione di Laura Nardi e la collaborazione di Alice Buoli, che hanno restituito un evento degno dei mille anni. Ringrazio tutti quanti si sono adoperati a vario titolo perché tutto riuscisse così bene. E quindi un grazie ai tanti volontari, agli Amici dei Sapori, alla Protezione Civile, alla Padana Soccorso, ai dipendenti comunali, agli sponsor, a chi ha concesso le aree. Infine un grazie particolare agli anziani della Fondazione Aragona che hanno decorato tutti gli stendardi che hanno fatto da sfondo all’ambientazione medioevale. Un lavoro di squadra dedicato al nostro paese e a tutti quanti hanno scelto di viverci».
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