L'ANALISI
27 Giugno 2022 - 05:05
CRMEONA - Il Ministero dell’Istruzione, retto da Patrizio Bianchi, ha ripartito fra le scuole della Lombardia risultate assegnatarie un fondo da 57.661.517 di euro finalizzato alla riduzione dei divari territoriali e al contrasto della dispersione scolastica. Si tratta di uno degli assi portanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ormai in piena fase operativa, e gli istituti della provincia di Cremona beneficiari delle risorse sono 23, otto nel capoluogo, tre a Crema e tre a Casalmaggiore e il resto nei plessi del territorio. Complessivamente, con una divisione che ovviamente tiene conto delle dimensioni e del bacino di studenti, oltre che della peculiarità delle richieste avanzate ed accolte, arriveranno nei circoli locali oltre tre milioni di euro, nel dettaglio 3.263.024 euro.
Soddisfatta Simona Sommi, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega per la Lombardia: «I finanziamenti daranno la possibilità a ciascuna scuola di articolare piani d’intervento personalizzati, sulla base delle rispettive peculiarità sociali e territoriali — entra nel merito Sommi —. Ad esempio, potranno essere programmati l’incremento dei docenti in organico, sinergie con istituzioni locali o con associazioni di volontariato, progetti di sostegno a studenti e famiglie, attività di orientamento. Penso si tratta di un’occasione importante dopo due anni e mezzo, quella di pandemia, che hanno colpito più duramente quelle realtà e quelle fasce di popolazione che già prima erano maggiormente in sofferenza: ora abbiamo gli strumenti per arginare questa pericolosa deriva, ridando fiducia e speranza a chi si è sentito abbandonato dallo Stato. Bisogna fare di tutto — conclude Sommi — affinché nessuno rimanga indietro».
Per altro, proprio con l’obiettivo prioritario della massima inclusione, da sempre istituzioni e rete scolastica-sociale sono in prima linea a livello locale. Eppure, il fenomeno della dispersione scolastica non risparmia la provincia: secondo gli ultimi dati a disposizione, elaborati di recente dal centro studi di OpenPolis, la percentuale di ragazzi che abbandona gli studi precocemente a Cremona è del 12,2% e a Crema dell’8,3%. Il recupero, o almeno l’esigenza di provare ad intercettare il bisogno, ora hanno un tesoretto in più a disposizione.
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