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Il giallo di via Corsica, attesa per l'autopsia alla 40enne Francesca Schizzi

La Procura di Cremona è ferma alla versione emersa giovedì sera: non ci sono né sospettati né indagati e l’ipotesi principale è quella dell’infortunio domestico

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Giugno 2022 - 13:45

Il giallo di via Corsica, attesa per l'autopsia alla 40enne Francesca Schizzi

Francesca Schizzi, 40 anni, e i carabinieri del Ris in via Corsica

CASALMAGGIORE - Non ci sono novità sulla vicenda di Francesca Schizzi, la 40enne trovata priva di vita dal compagno Massimo Poli, 52 anni, nella notte tra mercoledì e giovedì nella loro abitazione di via Corsica. Si attende la fissazione dell’autopsia, che potrà chiarire le cause e la dinamica del decesso. La salma è stata portata nel tardo pomeriggio di giovedì all’obitorio dell’ospedale Maggiore di Cremona dall’impresa di onoranze funebri Giani di Asola. La Procura di Cremona è ferma alla versione emersa giovedì sera: non ci sono né sospettati né indagati e l’ipotesi principale è quella dell’infortunio domestico. Potrebbe essere stata una caduta accidentale nella stanza da letto, forse in seguito ad un malore. Solo l’autopsia, appunto, potrà chiarire la causa della morte.

Intanto l’appartamento è stato posto sotto sequestro, con tutte le complicazioni che questo comporta. Poli non ha potuto farvi rientro da giovedì perché erano in corso i rilievi tecnici del Sis (Sezione investigazioni scientifiche) dei carabinieri di Brescia, oltre che dei carabinieri del Nucleo operativo di Casalmaggiore, e non andava inquinata da nessuno la scena. I militari, pertanto, hanno provveduto, con tutte le accortezze del caso e solo da un certo momento in poi, a recuperare gli abiti per il convivente della Schizzi, che durante i rilievi è rimasto all’interno della caserma di via Cavour. Giovedì sono stati anche recuperati i tre gatti che vivono nell’appartamento. Uno, all’inizio, si era nascosto e solo in un secondo momento è uscito dal suo nascondiglio. Probabilmente si era spaventato per il trambusto.

Il recupero della salma della 40enne Francesca Schizzi

Un altro elemento emerso nel frattempo è che non ci sarebbero segni di effrazione della porta di casa, che avrebbero potuto far pensare a un tentativo di intrusione da parte di un estraneo. A lanciare l’allarme, dopo la scoperta del corpo esanime della 40enne, è stato il compagno che si è recato direttamente in caserma. Intanto a Piadena Drizzona, il centro di cui Francesca era originaria, è vastissimo il cordoglio.

Innumerevoli le manifestazioni di cordoglio nei confronti di mamma Giovanna Quatti, del papà Sergio Schizzi e del fratello di Francesca, Marco, residente in via Mazzini. La nonna Ermelinda Zangarini, mamma di Giovanna, è residente alla Fondazione Elisabetta Germani di Cingia de’ Botti e non a Vho come era emerso in un primo momento. Le esequie potranno essere fissate solo dopo che la Procura avrà rilasciato il nullaosta alla sepoltura.

 

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