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Treni, Terzi replica a Galimberti: «Non è con la Regione che si deve confrontare, i referenti sono altri»

L’assessore regionale ai Trasporti risponde alle istanze avanzate dal sindaco: «Stiamo mantenendo gli impegni. Raddoppio della Milano e linea per Piacenza»

La Provincia Redazione

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16 Giugno 2022 - 05:10

Treni, Terzi replica a Galimberti: «Non è con la Regione che si deve confrontare, i referenti sono altri»

Il treno Donizetti

CREMONA - Nella sua lettera, accolto con favore l’arrivo sulla linea per Brescia dei nuovi Donizetti, il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, aveva chiesto un incontro all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, chiedendo sostanzialmente attenzione su alcuni fronti:

  • le tempistiche in relazione alla messa in servizio di altri convogli;
  • il raddoppio della tratta per Milano, cruciale per migliorare le condizioni di vita dei pendolari e determinante in generale per il territorio che cerca l’uscita dallo storico problema dell’isolamento;
  • investimenti sulla direttrice per Brescia e sulla sicurezza.


In attesa di un confronto diretto, al primo cittadino risponde l’assessore regionale subito. Punto per punto.

Le tempistiche: «Ricordo al sindaco Gianluca Galimberti che Regione Lombardia si è impegnata a portare a termine il programma di acquisto dei treni e il completamento delle consegne nel 2025, anno in cui tutte le linee del servizio lombardo disporranno di mezzi nuovi o di ultima generazione — rivendica il rispetto degli impegni, Terzi —. Riguardo ai Donizetti sulla Brescia-Cremona aggiungo anche che si tratta dei primi convogli della commessa Fnm».


Il raddoppio della linea Mantova-Cremona-Codogno: «Preciso che la tratta non è di quelle di proprietà regionale, ma di Rfi che è chiamata a rispondere proprio in merito ai tempi lunghi di realizzazione delle grandi opere», la puntualizzazione dell’assessore regionale.

La riattivazione dei servizi ferroviari verso Piacenza: «Avevamo incontrato lo scorso dicembre i sindaci del territorio e l’assessore regionale dell’Emilia Romagna Corsini — ricorda Terzi — con l’obiettivo di valutare i presupposti utili per la riattivazione  del servizio di trasporto persone che, come noto al sindaco Galimberti, era nel contratto di servizio dell’Emilia Romagna. In quell’incontro, Comuni, Regione Emilia Romagna e Agenzia del Trasporto Pubblico Locale si erano impegnati a verificare le condizioni di sostenibilità della domanda di mobilità per giustificare appunto un investimento significativo di un valore di oltre quattro milioni di euro all’anno. Regione Lombardia si è spesa nel ruolo di facilitatore per questioni su cui non ha una competenza diretta».

In coda, il veleno: «Invito il sindaco ad avanzare le sue richieste non tramite la stampa ma chiamando in causa i responsabili per competenza delle situazioni che lui stesso lamenta», la stilettata di Terzi. Che evidentemente avrebbe gradito una diversa modalità di confronto. Arriverà la controreplica del sindaco?

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