L'ANALISI
09 Giugno 2022 - 08:57
Oriana Fregoni e la scena della tragedia a Lodi
RIVOLTA D'ADDA - La festa di fine anno al liceo Gandini di Lodi, una serata che si prospettava emozionante, divertente e spensierata. Invece non è neppure cominciata, è finita in tragedia. Oriana Fregoni non ce l’ha fatta. Troppo grave il trauma cranico subito dalla 14enne, investita da un suv davanti a scuola. Le sue condizioni, già disperate martedì sera, non hanno dato alcun cenno di ripresa: l’encefalogramma è rimasto piatto. Ieri mattina, i medici della rianimazione pediatrica dell’ospedale di Brescia hanno dichiarato la morte cerebrale. Sentiti i genitori Attilio e Claudia Manzoni, è stato autorizzato l’espianto degli organi della studentessa. A ridurla in fin di vita l’incidente stradale di martedì alle 19,10 in via Salvo d’Acquisto a Lodi, a 20 metri dall’ingresso del Gandini, dove Oriana frequentava la prima.
La ragazzina stava attraversando la strada, l’attendeva la festa di fine anno dell’istituto. L’ha travolta una Ford Kuga, guidata da un anziano che vive in città. Una tragedia avvenuta sotto gli occhi della mamma, che l’aveva accompagnata in auto a scuola, e di molti altri genitori e ragazzi che frequentano la scuola di via Papa Giovanni XXIII. L’anziano ha arrestato la Ford ed è subito sceso, mentre tutt’intorno a Oriana si è radunata una piccola folla di passanti. Immediata la telefonata al numero di emergenza. In pochi minuti, la 14enne è stata soccorsa dal medico del 118 e dal personale del servizio di emergenza della Croce Rossa. Oriana era incosciente e non reagiva ad alcuno stimolo. La madre, in preda alla disperazione e all’angoscia, è stata sostenuta dal personale sanitario. Stante la gravità delle condizioni di Oriana, il medico del 118 ha disposto l’intervento dell’elicottero, decollato da Milano.
Una volta imbragata sulla barella spinale, la ragazzina è stata caricata a bordo dell’autolettiga per poi essere trasferita sino al velivolo, atterrato in un’area verde non lontana dalla scuola. Completate le operazioni l’elicottero è decollato alla volta di Brescia, dove la studentessa è stata ricoverata nel reparto di rianimazione della pediatria degli Spedali civili. La notizia del gravissimo incidente si è sparsa a scuola in pochi minuti. Il dirigente del Gandini ha immediatamente sospeso i festeggiamenti, organizzati per la fine dell’anno. Poi la lunga nottata, trascorsa in preda all’angoscia: i genitori e la sorellina Zoe, che quest’anno ha frequentato la prima media, hanno sperato fino all’ultimo. Mamma e papà sono rimasti a Brescia tutta la notte. Intorno a loro si sono stretti i familiari, gli amici della ragazzina e tutta la comunità rivoltana. Profonda commozione anche tra i compagni di classe e i docenti di Oriana. L’altra sera hanno seguito con il cuore in gola e le lacrime agli occhi il febbrile lavoro dei soccorritori, andato avanti per oltre un’ora. Sul Gandini è calato un silenzio irreale.
(Ha collaborato Gianluca Maestri)
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