L'ANALISI
VIABILITÀ E POLEMICA
07 Giugno 2022 - 05:20
Uno scorcio della nuova rotonda di via Gaeta e sullo sfondo la trattoria Ferriera
CREMA - «Così mi fanno chiudere». Le richieste presentate al Comune da Davide Milanesi, titolare della trattoria Ferriera di via Gaeta, sono rimaste inascoltate. In brevissimo tempo, la rotonda che si trova all’uscita di quello che sarà il nuovo sottopasso alla linea ferroviaria è stata realizzata, senza tenere conto delle obiezioni sollevate dal ristoratore attraverso i suoi tecnici e il suo legale. «Questa trattoria – spiega con amarezza Milanesi - l’ha aperta mio nonno nel 1963. Con lui è sopravvissuta alla chiusura dell’Olivetti. Poi l’ha portata avanti mio padre, che a sua volta è sopravvissuto alla chiusura della Ferriera. Io, che la gestisco ora, sono riuscito a salvare l’attività nonostante il Covid, ma ora temo di doverla chiudere. Di notte non dormo più».
Le contestazioni hanno delle motivazioni concrete. «La rotonda che hanno realizzato all’uscita di quello che sarà il sottopasso – spiega Milanesi – passa a due metri dal mio locale e dai tavolini all’aperto. Il parcheggio che avevo i precedenza ha lasciato il posto alla nuova strada. Non è stata rispettata la distanza minima. Camion, bus e auto sfioreranno il mio locale. Mi hanno addirittura detto di togliere la tettoia esterna perché un mezzo pesante potrebbe portarla via, magari quando sotto ci sono delle persone. Capite? Non hanno pensato di tenere a distanza i veicoli, mi hanno chiesto di smantellare la copertura».
La battaglia di Milanesi va avanti da mesi, vale a dire da quando la rotonda era stata disegnata sull'asfalto ed era emerso subito che la nuova viabilità avrebbe soffocato la trattoria. Da allora, Milanesi si sta avvalendo della consulenza di un tecnico e di un avvocato, ma le sue rimostranze non hanno avuto successo e ora è poco probabile che si possa tornare indietro. «L’anno scorso avevo mandato una prima lettera agli uffici del Comune. Mi avevano risposto sbrigativamente che non potevano farci niente. Poi avevo rilasciato un’intervista al vostro quotidiano, dicendo che mi ero rivolto a un legale, e il giorno che era stata pubblicata ero stato convocato in municipio. Per tenermi buono, mi avevano dato la massimo disponibilità, dopodiché per sei mesi non ho più sentito nessuno. Ho chiesto la planimetria prima che iniziassero i lavori della rotonda e non me l’hanno data».
Se l’unico modo per farsi ascoltare è quello di andare sui giornali, Milanesi ha scelto di affidare a queste colonne il suo amaro sfogo. «Adesso sono senza parcheggio e tra poco avrò il traffico nella trattoria. Per sempre. Nei prossimi giorni offrirò il caffè a tutte le persone che vorranno venire a vedere questo scempio» . Interpellato in merito alla questione, l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Fabio Bergamaschi, ha così risposto: «Purtroppo non c’erano altre soluzioni possibili. Si sta vedendo di ricavare dei parcheggi lungo il canale, con l’autorizzazione del Consorzio d’irrigazione».
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