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L’Avis non dimentica: «Sede dedicata a Ivo»

Omaggio allo storico socio fondatore e presidente per 30 anni Barbisotti: «Punto di riferimento per l’intera comunità, ha fatto della sua vita un dono continuo

Serena Ferpozzi

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serena.ferpozzi@gmail.com

06 Giugno 2022 - 05:05

L’Avis non dimentica: «Sede dedicata a Ivo»

Danio Milanesi i familiari di Barbisotti la sorella Ondina la nipote Irene il figlio Stefano la moglie Luisa e il presidente Avis Massimo Aimo

CASTELVERDE - La sede della sezione Avis in memoria di Ivo Barbisotti, storico socio fondatore e instancabile punto di riferimento per la comunità, scomparso nell’aprile dello scorso anno. Dopo la messa nella chiesa parrocchiale per ricordare tutti gli avisini defunti, si è tenuta la cerimonia di intitolazione degli spazi di via Gardinali. Un momento davvero molto partecipato che ha visto la presenza del direttivo, dei familiari, dei soci del sodalizio e dell’amministrazione comunale.

La benedizione


Il presidente Avis Massimo Aido ha ricordato «la passione che Barbisotti, assieme ad altri soci fondatori, ha messo nel creare la sezione. Frequento Avis da quando ho 18 anni, a 20 anni sono entrato nel consiglio e ho conosciuto la parte storica e quella più nuova. Da loro ho imparato la passione per arrivare a sposare il progetto di Avis, che è un progetto di solidarietà ma anche di dono vero e proprio. Questa associazione è sempre stata presente sul territorio, mettendosi a disposizione per tutta la cittadinanza. Oggi, faremo un gesto di intitolazione a Barbisotti, ma che vuole rendere omaggio a tutto quel gruppo di uomini e donne che più di 50 anni fa ha voluto tutto questo».

La donazione libro al nuovo direttore sanitario Marco Consolandi


La parola è poi passata a Danio Milanesi, attuale vice e primo successore di Barbisotti che ha guidato la sezione per 30 anni. «In questi primi 30 anni di presidenza Ivo ha dimostrato una grande attenzione alla vita sociale del paese promuovendo attività uniche per la nostra comunità. Forse le più visibili sono state la realizzazione della ciclabile della Cappelletta e la ristrutturazione della Cappelletta dei morti del Dosso, che sono ancora mantenute e curate della nostra associazione. Da ricordare le gite culturali e sulla neve che sono stati momenti di aggregazione. La presenza di Ivo è proseguita con la carica di assessore comunale per dieci anni e nel consiglio direttivo della fondazione Opera Pia Santissimo Redentore».


Il sindaco Graziella Locci ha sottolineato come la sua figura di «sia stata un punto di riferimento per la nostra comunità». Dopo aver scoperto la targa di intitolazione, don Claudio Rasoli ha benedetto la sede. Infine è stato presentato il nuovo direttore sanitario Marco Consolandi che ha preso il posto di Piervincenzo Triacchini.

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