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IL NODO DELLA SOSTA IN CITTÀ

Tutti per creare più posteggi, ma il dove spacca la politica

Candidati sindaco a confronto: dal sogno dei parcheggi sotterranei, all’ambizione di liberare le piazze

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

06 Giugno 2022 - 05:15

Tutti per creare più posteggi, ma il dove spacca la politica

CREMA - È un tema sensibile, per l’elettorato in genere e in particolare per chi lavora in centro e per i commercianti soprattutto. Per questo nel programma di ciascuno dei sei candidati sindaco è trattato in maniera nel dettaglio. Quando si parla di parcheggi, in molti vorrebbero riportare la gestione di quelli a pagamento in capo al Comune, aumentare gli spazi per le auto ma fuori dal centro, liberare le piazze e introdurre la sosta oraria nei giorni festivi. Ricette in alcuni casi molto simili, ma con diversi distinguo.


Simone Beretta (Crema...non è uno slogan): «Servono nuovi parcheggi e in alcuni casi altre modalità di sosta. Va raddoppiato quello della stazione e meglio collegato al centro con un percorso pedonale bello e in sicurezza e più bike sharing. Piazza Aldo Moro, Istria e Dalmazia e Trento e Trieste vanno messe a pagamento, con tariffa dimezzata, anche la domenica; oppure gratuita ma per soste massime di 75 minuti, per creare una costante rotazione e più opportunità per i negozi. E la gestione degli stalli deve tornare totalmente al Comune, portando maggiori entrate. Non sono necessari, in questo momento, ulteriori stalli a pagamento e vedo con favore che l’allora convenzione con Gestopark, che li aumentava a dismisura, non è stata applicata. Mi intriga poi conoscere la percentuale dei residenti in città e di quelli del Cremasco che usufruiscono dei parcheggi a pagamento».


Fabio Bergamaschi (centrosinistra): «Per i parcheggi si va nella direzione già delineata dal Piano urbano per la mobilità sostenibile, che prevede la rotazione del centro storico, puntando sulle pedonalizzazioni ragionate, sul modello di piazza Garibaldi e unendole alla riqualificazione delle piazze stesse. Dopo l’apertura del sottopasso, si potrà raddoppiare il parcheggio della Buca. Prima non è possibile per il traffico che si verrebbe a creare».


Maurizio Borghetti (centrodestra): «Servono due nuovi parcheggi ai poli del centro, prioritariamente interrati o sopraelevando quelli già esistenti. Questa soluzione consentirebbe di liberare, anche solo stagionalmente, alcune aree del centro storico per renderle fruibili ad altre attività. Occorre poi ridurre gli stalli in zone come viale Repubblica, dove rappresentano un ostacolo. Inoltre vorrei far terminare alle 18.30 la fascia a pagamento e creare stalli rosa per donne in stato di gravidanza e famiglie con figli fino ai due anni. Per favorire una rotazione, nei giorni festivi, proporremo una sosta massima di due ore. Credo sia giusto considerare anche la questione non solo dei residenti, ma di chi in centro storico ci lavora, offrendo soluzione di tariffe in abbonamento agevolate in aree dedicate».


Manuel Draghetti (M5S): «Il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento, oggi in capo ad Ica, va ripreso dal Comune per garantire maggiore efficienza. Non si può esternalizzare ogni servizio. D’altro canto, proponiamo sconti una tantum per gli abbonamenti ai parcheggi dei titolari di un’attività commerciale in centro storico, per andare incontro alle difficoltà economiche derivanti da pandemia e al caro bollette. La prospettiva a lungo termine deve poi essere la creazione di hub esterni, come la Buca, in diversi punti della città, dove si possa parcheggiare gratis, garantendo però con mezzi elettrici e gratuiti il collegamento con il centro storico».


Paolo Losco (Sinistra Unita): «Vanno incentivati la mobilità sostenibile e l’uso meno frequente delle auto, che devono essere tolte dalle piazze del centro storico. Vogliamo pedonalizzare una piazza l’anno. Si può fare non solo in centro, ma in tutta la città, per rivitalizzare i quartieri, ricreare la socialità, riportare le attività commerciali nelle piazze delle periferie. I parcheggi vanno spostati fuori città, per poi raggiungere il centro con bus elettrici, a pagamento o gratuiti. In questa direzione va rivisto il servizio Miobus e incentivate le biciclette, aumentando le ciclabili».


Oronzo Santamato (Noi Crema): «La domanda di sosta non deve trascurare la qualità dell’ambiente. Ecco la mia ricetta: via la targa dai ticket dei parchimetri, che devono dare il resto e indicazioni anche in inglese. Riportare poi la gestione al Comune, maggiore sorveglianza alla Buca e creazione di un parcheggio green all’entrata ovest della città, con ricariche elettriche e bici elettriche. Creazione di un’area di sosta a Santo Stefano, più stalli a Castelnuovo, ma in generale ovunque, liberi e gratuiti».

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