L'ANALISI
29 Maggio 2022 - 17:47
La partenza della Run for Parkinson
CREMONA - Il clima autunnale, dopo il caldo anomalo degli ultimi giorni, non ha scoraggiato i partecipanti della camminata «Run for Parkinson», tre chilometri e mezzo con partenza e arrivo al Parco Maffo Vialli organizzata dall’associazione La Tartaruga Odv di Cremona, che contribuisce a far sì che le persone colpite dal Parkinson e da disturbi del movimento possano vivere una vita meno complicata, proponendo loro attività di aggregazione e di benessere fisico.
Attività, appunto, come la Run for Parkinson, uno dei momenti più importanti tra gli eventi organizzati dall’associazione.
«Siamo stati bene, oltre le aspettative — racconta la presidente dell’associazione, Giovanna Pigoli —. Eravamo un po’ preoccupati per il tempo, invece ha retto e senza pioggia siamo riusciti a fare la nostra camminata. Siamo stati molto contenti perché hanno aderito almeno un centinaio di persone e siamo stati affiancati anche da altre associazioni, come Futura e Go On. Avevamo molta voglia anche di poter tornare a condividere le attività che facciamo. Da gennaio abbiamo ricominciato a fare tutto in presenza, contrariamente al 2020 e al 2021, anni in cui siamo stati costretti a mantenere logopedia e attività motoria collegandoci online».
«Per noi, iniziative come queste sono indispensabili — aggiunge Maria Teresa Brunelli —. Ho fatto fatica a iscrivermi all’associazione perché significava ammettere di essere malata, ma è stata la scelta migliore della mia vita perché ho trovato persone e volontarie sempre disponibili alle nostre esigenze. Spero che in tanti capiscono che le associazioni come la nostra vanno sostenute, perché fanno tanto per i malati».
Tra gli organizzatori, anche Claudio Ardigò, presidente del Csi e membro di Parkinson Italia: «Prima della camminata abbiamo fatto un’ora di ginnastica con un fisioterapista, Gianluca Rossi, che ci segue da anni. Poi abbiamo iniziato il nostro percorso fino alla canottieri Flora e ritorno. Era la nona edizione della manifestazione, quella della ripartenza dopo due anni di stop. E per questo era importante. Tra l’altro alla camminata si sono unite persone che ci hanno incrociato sul percorso e hanno deciso di affiancarci. Questo è lo spirito con cui facciamo le cose e per noi queste persone, che oggi hanno scoperto l’esistenza della nostra associazione, sono già una vittoria. Ora ci concentreremo su una nuova iniziativa. In periodo scolastico infatti, apriremo una mostra dal titolo: «Non chiamatemi morbo» al museo della scienza di via Ugolani Dati. Si terrà tra settembre e ottobre per sensibilizzare e far conoscere il problema».
Alla camminata ha partecipato anche l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi: «Ho camminato con loro per sostenere il fatto che l’attività fisica, anche per soggetti che hanno questa patologia, è sempre molto importante. Lo ha spiegato anche il fisioterapista prima dell’inizio della camminata. Ben vengano queste iniziative. Come sempre, massima disponibilità a costruire percorsi di rete con associazioni come questa se ci saranno le condizioni».
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