Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Formaggi&Sorrisi: filiera «bianca» unita, un patrimonio unico

A San Vitale il convegno dedicato al futuro delle Ig in Europa ha aperto la kermesse

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

28 Maggio 2022 - 05:00

Formaggi&Sorrisi: filiera «bianca» unita, un  patrimonio unico

La mucca gialla per lo spazio didattico

CREMONA - Sono lì, in silenzio, attenti, nell’ex chiesa di San Vitale, gli studenti della casearia Stanga di Pandino che ieri mattina — in apertura della manifestazione «Formaggi & Sorrisi», che oggi s’inaugura alle 11,30 in piazza Roma — si sono sentiti investiti di una responsabilità non da poco: portare avanti la tradizione della trasformazione del latte, nel segno della tutela del patrimonio dei prodotti Dop e Igp. Questo il tema del convegno: «Il futuro delle Ig in Europa: i principi di Stresa pilastri di sviluppo», promosso dal Consorzio di Tutela Provolone Valpadana, presieduto da Libero Giovanni Stradiotti, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Grana Padano e con la Provincia di Cremona.

Leo Bertozzi, Vincenzo Bozzetti, Riccardo Deserti, Stefano Berni, Mirko Signoroni, Libero Giovanni Stradiotti ed Elio De Tullio

Ad aprire la mattinata è stato il presidente della Provincia, Mirko Signoroni che si è rivolto proprio agli studenti della casearia di Pandino. Signoroni ha sottolineato come la loro figura professionale sia ricercatissima, destinati a diventare baluardi di una tradizione di qualità alimentare che non ha eguali. Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano Dop, ha esordito dicendo che fra gli sponsor della Cremonese in Serie A ci sarà anche il Grana Padano ed ha sottolineato come lo share di consumo di Grana Padano nelle famiglie italiane si aggiri intorno al 50% e nella ristorazione al 30%. Ciò significa che quando il consumatore può scegliere consapevolmente per un utilizzo casalingo, privilegia i prodotti certificati anche se hanno un costo superiore, ma hanno una garanzia di gusto e qualità».

Vincenzo Bozzetti, direttore tecnico della rivista «Scienza e tecnica Lattiero Casearia», ha detto di essersi diplomato alla casearia di Pandino nel 1960 e di avere da 62 anni le mani nel latte. Bozzetti ha spiegato le origini dei prodotti tutelati dalle origini geografiche, riandando alla convenzione di Stresa, negli anni Cinquanta, nella consapevolezza che denominazione di origine protetta, territorio, prevenzione all’inganno dei consumatori e uso leale e costante del prodotto siano i pilastri di un rispetto della tradizione e costruzione dell’identità che anima i consorzi di tutela e che garantisce l’unicità del made in Italy.

A proseguire il disegno storico della tutela dei beni alimentari Dop e Igp nella comunità europea è stato Leo Bertozzi, agronomo esperto in materia di Indicazioni geografiche protette e membro del board di Origini-GI, che ha sottolineato come il primo regolamento Dop del 1992 sia l’esito di un percorso condiviso e che oggi vive un importante momento di trasformazione su cui è necessario agire con consapevolezza e unità, nel segno di un mercato globale e della necessità di tutelare le tipicità Dop e Igp della tradizione agroalimentare. E di tutela dal punto di vista legale ha parlato Elio De Tullio, mettendone in evidenza l’importanza e la necessità di allargamento anche a prodotti o prassi di carattere artigianale.

Riccardo Deserti, presidente mondiale di Origin GI ha osservato: «Le indicazioni geografiche riguardano prodotti che hanno un legame diretto con il territorio non sostituibile. Le imprese hanno deciso di fare un determinato prodotto in un preciso territorio e si è lavorato per dare una protezione a questa precisa identità. Se un prodotto genera valore economico non può essere delocalizzato va assolutamente tutelato. Un punto di riflessione rivolto al futuro riguarda la sostenibilità, tematica rilevante in tutti i settori che può essere un’opportunità per dare valenza ai contenuti ma che non diventi un terreno dove si consuma della concorrenza sleale e grazie al lavoro svolto fino ad oggi le indicazioni geografiche in questi anni hanno permesso e stanno permettendo di avere dei margini di manovra che altri prodotti non hanno».


In miglior modo non si poteva aprire l’edizione della rinascita di Formaggi & Sorrisi, promossa dai Consorzi di Tutela Grana Padano e Provolone Valpadana, edizione che oggi entra nel vivo con l’inaugurazione, e l’oscar del formaggio consegnato a Federico Fusca, il tutto per un fine settimana goloso, all’insegna del latte e delle sue mille e saporitissime metamorfosi agroalimentari. E così fra oggi e domani il formaggio sarà soggetto di opere d’arte con il «Louvre du Fromage», che diventa anche materiale per sculture in 3D e ovviamente principe indiscusso della tavola, di degustazioni che avranno come cuore il Pala Cheese nel cuore dei giardini di piazza Roma. Lungo corso Campi e corso Garibaldi le forme più strane, le volute più profumate sono da ieri in bella mostra per tutti coloro che amano il formaggio in tutte le sue possibili declinazioni creative. Non partecipare e non gustare sarebbe davvero un peccato. L’esaltazione del gusto non si incontra tutti i giorni. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400