L'ANALISI
27 Maggio 2022 - 05:05
Un paio di airpods
PALAZZO PIGNANO - Tentata truffa nei giorni scorsi a Scannabue. In orario pomeridiano una 26enne ha risposto al campanello di casa, dove vive con la madre. Si è affacciata alla porta e si è trovata davanti due giovani. «Dal mio smartphone – le ha spiegato uno dei ragazzi – in base alla geolocalizzazione risulta che i due airpods (le cuffiette) che ho perso si trovano in casa tua».
La 26enne inizialmente è rimasta sorpresa da questa strana storia. Passati pochi secondi, ha intuito che fosse un tentativo di entrare in casa. Prontamente ha dunque messo in atto una tattica attendista, evitando di far entrare i due. «Adesso chiamo i carabinieri per una verifica di quello che mi hai detto». Poi ha chiuso a chiave. Nemmeno il tempo di raggiungere il telefono, che i due se ne sono andati. «Evidentemente non avevano la coscienza pulita – racconta la 26enne –: probabilmente si è trattato di un tentativo di raggiro. Credo sia importante farlo sapere per mettere in guardia chi vive in paese non solo».
Insomma, l’ennesimo espediente adottato dai malviventi per entrare in casa della gente e poter poi arraffare contanti e gioielli, magari mentre uno dei due distrae il proprietario. A seconda di chi si trovano davanti questi truffatori escogitano una scusa. Nel caso di una giovane l’hanno buttata sulla tecnologia: ma la loro richiesta era davvero troppo inverosimile.
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