SOS ACQUA
05 Maggio 2022 - 05:20
CREMA - Fortunatamente, pare che nessuno ci sia cascato, ma certo per don Lorenzo Roncali, il prete social per eccellenza, con oltre 10mila amici su Facebook e 6.500 follower su Instagram, sono state lunghe ore di fibrillazione. Qualcuno, infatti, nella giornata di martedì ha hackerato il suo profilo, si è in pratica impossessato della sua identità. A nome e con la foto del parroco dell’unità pastorale di San Bernardino, Vergonzana e Castelnuovo ha diffuso a centinaia di contatti un messaggio studiato appositamente per invitarli a cliccare su un link che avrebbe aperto un secondo profilo.
«In pratica – racconta lo stesso sacerdote – all’inizio risultava che avevo investito 1.000 euro e in meno di due ore ne avevo prelevati 10.700». Un guadagno inverosimile, operazione che dunque non ha convinto. «Questo investimento l’avrei realizzato grazie a un intermediario finanziario, tecnicamente un trader, al cui link erano invitati a collegarsi i miei contatti Instagram – prosegue don Lorenzo –: non appena ho saputo della cosa, ho provato a lungo a inviare la segnalazione a Instagram per bloccare subito questo post, ma non ci sono riuscito. Mi dava sempre un errore. Nel mentre è stato condiviso un secondo post, con cifre ancora superiori (nella foto). Di conseguenza, la cosa è andata avanti sino a oggi (ieri, Ndr) quando finalmente sono riuscito a sistemare la faccenda. Ovviamente, presenterò denuncia alla polizia postale».
Don Lorenzo aveva già avuto qualche sospetto giorni addietro, ma non ci aveva dato peso: «Una settimana fa mi erano arrivati un paio di avvisi di accessi al mio profilo da un altro smartphone, ma non avevo prestato attenzione». Per fortuna il parroco è stato immediatamente avvisato da moltissimi amici e conoscenti. «Martedì hanno cominciato ad arrivarmi messaggi, almeno 200 persone mi avranno contattato – conclude don Roncali –li ringrazio tutti, per la solidarietà, la solerzia e l’attenzione». Evidente come un simile tentativo di raggiro attraverso i social avesse ben poche possibilità di successo, stante proprio l’enormità del guadagno in poche ore. Ancora più assurdo che a inviare un simile messaggio fosse un sacerdote. Nel frattempo, i profili dei trader sono spariti nel nulla. Toccherà alla polizia postale provare comunque a risalire ai responsabili.
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