L'ANALISI
25 Aprile 2022 - 05:20
La ex cascina Pierina
CREMA - Parco pubblico, impianti sportivi, spazi per la cultura, laboratori artigianali dedicati all’agroalimentare. E poi ancora un palazzetto per sport, eventi e concerti e, perché no, un asilo nido e orti sociali. Le idee per il recupero dell’area della Pierina, 110 mila metri quadrati a nord della città, di proprietà comunale da 23 anni, sono ampie nei programmi dei cinque candidati sindaco.
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«Licenzierei un progetto ecocompatibile nei primissimi mesi. Un immobile da trasformare in ostello, in parte ad uso degli studenti. L’altro per la ristorazione. Prevedendo impianti sportivi per padel, pallacanestro e pallavolo, un’area per gli arcieri, un parco con zone picnic anche coperte, un percorso per correre e camminare, un laghetto per la pesca e giochi per i bambini. Il tutto, lanciando un concorso di idee tra professionisti».
«Bisogna procedere per step. Intanto, al confine sud verrà realizzato lo skate park. La vocazione deve essere ricreativo-sportiva. Con gli oltre 800 mila euro ottenuti dal Pnrr si può realizzare un parco con percorsi attrezzati. Nella cascina, invece, vedrei bene lo sviluppo dell’agroalimentare, con laboratori artigianali: un luogo per colazioni, pranzi di lavori, convegni e commercio, magari anche un asilo nido. E in aggiunta impianti sportivi, ad esempio per il padel».
«Intendiamo valorizzare l’area rendendola attrattiva per la città, dopo anni di colpevole abbandono. Stiamo lavorando a un palazzetto polifunzionale, che a Crema manca. Un palazzetto adatto a diverse discipline sportive, con attenzione ad altre attività come la danza, la ginnastica per la terza età e altro ancora permetterebbe di ospitare anche molti eventi musicali e culturali tutto l’anno, abbracciando sport, turismo e commercio. Ma il palazzetto va abbinato a servizi esterni, strutture turistiche e ricreative, attività commerciali, artigianali e parcheggi».
«Le proposte delle precedenti campagne elettorali si sono sciolte come neve al sole. Occorre puntare su progetti semplici e fattibili. Il Comune deve investire nella manutenzione del verde, per offrire un parco pubblico curato, ben tenuto, in cui giovani, bambini, anziani e famiglie possano rilassarsi, fare sport o giocare. La cascina all’interno dell’area diventerebbe così appetibile, anche per investimenti privati, perché all’interno di una zona verde frequentata. Potrebbe essere riutilizzata come ristorante e come luogo di esposizione dei prodotti tipici del nostro territorio, se si fermasse il trasferimento di un centro di deposito rifiuti, proprio di fronte alla Pierina».
«La parte a verde va riaperta prima possibile; ce n’è bisogno e basta poco. Una porzione potrebbe essere dedicata anche a orti sociali. Lo spazio potrebbe ospitare feste e concerti, mentre la cascina, la vedo come un luogo da dedicare alla cultura. Come recuperarla? Seguendo i bandi europei e non necessariamente con gli investimenti dei privati.»
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