L'ANALISI
CREMA: I NODI URBANISTICI APERTI
08 Settembre 2021 - 06:10
L'ex cascina della Pierina
CREMA - Non solo il parco da 110 mila metri quadrati, ma pure la cascina, oggi fatiscente e che in passato ha ospitato un bar-
ristorante e gli spogliatoi per gli impianti sportivi dell’allora dopolavoro Olivetti. L’amministrazione comunale sta lavorando al recupero dell’area della Pierina, di proprietà del Comune dal 1999, quando fu acquistata dall’industria di Ivrea per 3,2 miliardi di lire. «Per ristrutturare la cascina – rivela l’assessore all’Urbanistica Cinzia Fontana — vista l’importanza dell’intervento e i costi, serve un accordo di partenariato tra pubblico e privato. E non escludo che ci possano essere delle novità». Di più, in attesa che l’intesa si concretizzi, l’assessore non dice, ma è in corso una trattativa affinché, dopo vent’anni di idee mai sviluppate e di progetti mai portati a termine, si possa iniziare a ridare vita al polmone verde a nord della città. Sebbene non sia ancora dato sapere come si intenda utilizzare l’ex cascina. Per quanto riguarda la sistemazione del parco e la riapertura al pubblico, invece, il Comune ha partecipato a un bando nazionale per la rigenerazione urbana, con un progetto da 4,9 milioni di euro, concentrato sull’area nord-est, chiamato Rigenerando Crema 3C (Connessione-conoscenza-comunità). Se finanziato, prevede tre interventi: un sottopasso ciclopedonale lungo il viale di Santa Maria per un importo di 2 milioni euro; l’ala B dell’ex università (al bando emblematici Cariplo, l’amministrazione ha partecipato con il progetto sull’ala A, quella attualmente utilizzata) per circa 1,9 milioni euro. E appunto, la «riqualificazione» di una parte del parco della Pierina per quasi un milione.
«In aggiunta — prosegue Fontana — abbiamo partecipato ad un analogo bando regionale, chiedendo un finanziamento di 500 mila euro per lavori complementari all’ala A dell’università, in aggiunta a quelli già finanziati dalla Cariplo». La rinascita complessiva dello spazio verde di via Bramante, come ambito urbano da destinare a funzioni sociali, ricreative e ambientali, prevede non solo la sistemazione del verde esistente, ma l’arrivo di nuove piante, la realizzazione di percorsi pedonali, l’illuminazione e la creazione di aree di sosta attrezzate.
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