L'ANALISI
16 Aprile 2022 - 11:05
CREMONA - L’ha riempita di botte. Non era la prima volta, anzi. Stavolta, però, l’ha massacrata, mandandola all’ospedale con un trauma cranico, le costole spaccate e un dito rotto: 30 giorni di prognosi. Ma stavolta, lei lo ha denunciato. I motivi? «Futili» secondo le indagini. Storia di ordinaria violenza domestica. La vittima è una donna di 56 anni, residente nel Cremonese. Il picchiatore è il suo compagno, 56 anni anche lui, casa nel Milanese. L’uomo è stato denunciato dalla Squadra Mobile di Lodi, mentre l’autorità giudiziaria di Cremona ha emesso un’ordinanza di allontanamento immediato dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi alla compagna che, nel frattempo, è stata portata in una struttura protetta.
L’ennesima storia di violenza (la racconta il Cittadino di Lodi) è emersa l’8 aprile scorso, quando la signora si è presentata al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi piena di dolori e sconvolta. I medici l’hanno ricoverata e hanno capito che dietro le violenze c’era la mano di qualcuno. Hanno segnalato il caso alla Questura. In ospedale si sono presentati i poliziotti della Squadra Mobile. Ai quali la vittima della brutale aggressione ha raccontato che da tempo il suo compagno la picchiava, da tempo era vittima di violenza domestica: casi gravi, alcuni. Ma di non aver mai denunciato il suo compagno. Stavolta lo ha fatto, grazie all’intervento degli operatori sanitari e dei poliziotti che l’hanno aiutata a prendere coraggio e a scrivere la parola fine sotto l’ennesima storia di violenza.
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