SOS ACQUA
04 Aprile 2022 - 15:30
PANDINO - I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un cittadino straniero di 30 anni per tentato omicidio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e porto abusivo di armi per dei fatti avvenuti sabato 2 aprile.
Intorno alle 10.30 di quel giorno, una donna di 38 anni residente nella zona si è presentata nella caserma dei Carabinieri di Pandino insieme alla madre per presentare una denuncia nei confronti dell’ex convivente, che il pomeriggio del giorno prima (il 1° di aprile) le aveva aggredite per l’ennesima volta. La donna ha raccontato che l'uomo, non accettando la fine della loro relazione da cui era nata una figlia alcuni anni prima, ha compiuto l’ennesima “incursione” a casa loro, in cui ha strattonato malamente l'ex compagna. In suo aiuto sono intervenuti la mamma e il fratello, che sono stati aggrediti a loro volta, tanto da portarli a richiedere l’intervento dell’Arma. Giunti sul posto, i militari hanno constatato che la donna, il fratello e la mamma presentavano graffi, contusioni ed escoriazioni, evidenze dell’aggressione fisica subita poco prima. L’ex compagno, individuato poco distante, ha però iniziato a tenere un atteggiamento ostile verso i militari che, aiutati dai rinforzi, sono riusciti ad accompagnarlo alla caserma di Pandino, dove l’uomo ha espressamente manifestato l’intenzione di uccidere la donna.
In sede di denuncia è emerso che le violenze dell’uomo risalivano al 2017, quando la 38enne è stata costretta a interrompere la convivenza per i comportamenti intimidatori e vessatori dell’uomo, senza mai, però, richiedere l’intervento delle forze dell’ordine o dei servizi sociali per paura di ritorsioni. L’ex compagno l’aveva più volte minacciata di morte. L’uomo, al tempo, si era recato sul suo posto di lavoro, in un'altra provincia, per disturbarla ed aggredirla. Quei fatti hanno determinato l’intervento dei Carabinieri di quella località per ristabilire la calma.
Mentre la donna stava presentando la denuncia, al cancello della caserma di Pandino si è presentato il 30enne chiedendo in maniera pretestuosa un’informazione: insisteva sul fatto di dover presentare una denuncia per un furto subito. In realtà l’uomo voleva solo constatare la presenza della ex compagna e della madre. Al termine della compilazione dei verbali le due donne hanno notato che due pneumatici dell'auto con cui erano venute erano stati forati. I militari si sono, quindi, adoperati per gonfiare le gomme del mezzo per consentire alle donne di raggiungere un gommista, ma hanno notato la presenza dell’ex compagno. Le donne sono state accompagnate rapidamente dentro la caserma attraverso il cancello pedonale, ma il 30enne ha estratto un coltello e, approfittando dell’apertura del cancello carraio da cui stava uscendo un mezzo, è entrato e, attraversato il cortile, ha cercato di raggiungerle. Immediatamente intercettato, è stato immobilizzato e disarmato da tutti i carabinieri presenti. Definitivamente bloccato e reso inoffensivo, il coltello in suo possesso è stato sequestrato. L'uomo è stato arrestato ed accompagnato al carcere di Cremona dove attenderà la convalida dell’atto.
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