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L’appello: «A George serve un ascensore»

Il bambino di 8 anni è sulla carrozzina da sempre. I genitori: «Serve un elevatore per superare le scale»

Gianluca Maestri

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redazione@laprovinciacr.it

06 Aprile 2022 - 05:10

L’appello: «A George serve un ascensore»

Gaetano, George e Greta

VAILATE - Un piccolo aiuto per una grande causa. È quella del piccolo George Florulli, bambino disabile colpito poco dopo la nascita (avvenuta a seguito di parto prematuro) da un’emorragia cerebrale di quarto grado che gli ha provocato una triplegia con paralisi alle gambe e al braccio destro.

George, che frequenta la classe seconda B alle elementari di Vailate, ha otto anni, non cammina e sta crescendo; adesso pesa 23 chili e per mamma Greta, 42 anni, e papà Gaetano, 52 a luglio, col passare dei mesi è sempre meno facile trasportarlo dal piano terra al piano superiore, e viceversa, della loro villetta bifamiliare di via Don Sturzo 16 a Vailate, in zona asilo, dove risiedono.

Per acquistare l’elevatore servono 29.500 euro più Iva cui vanno aggiunti i costi di alcuni, imprescindibili, lavori edili che fanno lievitare il costo complessivo dell’operazione ad oltre 50.000 euro, troppi per una famiglia con tre bambini (George ha un fratello più grande, Gabriel, di 9 anni, ed una sorellina, Ginevra, di 7), il mutuo della casa ed il solo stipendio da impiegato presso uno studio di commercialista di Gaetano.

Da qui l’appello ad un aiuto: il tam tam sui social è appena partito ed il volontariato locale sta già iniziando ad interessarsi della vicenda. «È da più di un anno – racconta Greta, casalinga — che stiamo pensando all’elevatore. Oltre ai costi della struttura, che verrebbe posizionata esternamente, ci sono quelli per i lavori edili: secondo il progetto dell’architetto arzaghese Monica De Ponti, alla quale ci siamo affidati, l’installazione dell’elevatore richiede il taglio in due del balcone, la sostituzione della basculante del garage, l’apertura di due porte, di cui una tagliafuoco, nei muri esterno ed interno e lo spostamento e la sostituzione di un calorifero. Mi sono informata presso i servizi sociali del Comune: per ottenere un contributo regionale, che però arriva ad un massimo di soli 7.000 euro, bisogna presentare un rendiconto delle spese con relative fatture e noi le spese non ce le possiamo permettere. Ho provato anche a telefonare all’Ats ma ogni volta sono stata rimbalzata da un ufficio all’altro. L’appello che abbiamo deciso di rivolgere per un aiuto economico è l’ultima spiaggia. Da quando è nato George non abbiamo mai chiesto niente a nessuno, abbiamo speso molti soldi per visite, anche presso ospedali fuori regione, per l’acquisto di ausili (per esempio, ai Florulli un particolare triciclo è costato ben 600 euro), una volta l’anno andiamo al Gaslini di Genova, dove George è stato operato nel 2018 con esiti purtroppo minimi, per i controlli cui si deve sottoporre che durano una settimana ed io mi fermo là, affittando un appartamento. Lavora solo mio marito, io no, devo occuparmi di George e degli altri due nostri bambini e con uno stipendio solo e con il mutuo della casa non possiamo sostenere la spesa dell’elevatore. Ecco perché abbiamo deciso di chiedere un aiuto».

In questi giorni Greta e Gaetano apriranno un apposito conto corrente bancario sul quale finiranno eventuali donazioni in denaro che la coppia raccoglierà. Chi volesse contattarli può telefonare al 349 3181379 oppure mandare una mail a gaetano.florulli@libero.it. 

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