Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CULTURA E TERRITORIO

Task force di archeologi per «Progetto Soncino»

Dopo due anni di stop sono ripartite le attività di ricerca e catalogazione alla Montagnola. Moltissimi i reperti romani di epoca imperiale sotto osservazione da parte dei tecnici

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

21 Marzo 2022 - 05:15

Task force di archeologi per «Progetto Soncino»

Gli archeologici per Progetto Soncino

SONCINO - La vera grande forza del borgo medievale, lo sanno tutti, è la sua storia e la sua bellezza. Ma non c’è solo la rocca sforzesca o il museo ebraico, da scoprire ci sono ancora tanti reperti e racconti sotterrati da millenni. Per scoprirli è nato il Progetto Soncino, coordinato dalla Soprintendenza, e messo in campo da Gaam (archeologi di Milano), Archeologico Comasco e Aquaria Soncino. Sabato, dopo quasi due anni di stop, si è tornati al lavoro. Operazione numero uno: catalogazione. Monete e cocci romani sotto al microscopio. I meglio conservati finiranno al museo.

Nel Bosco Vecchio, tra Gallignano e Isengo, la più grande e la più piccola frazione di Soncino, c’è la Montagnola. Una remota ma estremamente affascinante località, praticamente incontaminata, dover riposano moltissimi reperti dell’Impero Romano. Vasellame e conio sono i più comuni. Aquaria fa gli onori di casa e mette a disposizione la sua sede gallignanese, milanesi e comaschi guidano le operazioni nel team.

La prima uscita ha portato interessanti risultati che verranno illustrati presto nel corso di un appuntamento pubblico, ancora da fissare. Gli archeologi spiegheranno il loro lavoro, le finalità e la storia di Progetto Soncino. L’interesse della popolazione locale certo non manca, visto anche l’elevato numero di donazioni ricevute con la raccolta fondi sul web. Ciliegina sulla torta della futura expo sarà un giro pomeridiano al museo del castello dove si potrà ammirare e toccare il lavoro degli esperti con mano, pur sempre dietro una teca ovviamente.

Le operazioni, svolte a titolo volontario da tutti gli operatori, non sono certo amatoriali o improvvisate: Gaam, Comasco e Aquaria hanno già nelle proprie squadre personale altamente qualificato e forgiato da anni d’esperienza sul campo. Come se non bastasse, com’è ovvio che sia, c’è un occhio vigile delle istituzioni. Coinvolte anche la curatrice museale Elena Baiguera e la responsabile della Soprintendenza Archeologica Nicoletta Cecchini.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400