L'ANALISI
15 Marzo 2022 - 17:10
Ambra Angiolini
MILANO - «Quello che dobbiamo dire a tutti i ragazzi e le ragazze è che il corpo perfetto è quello che ci si sente, non quello che si vede. Piuttosto diamo delle dimensioni agli organi che fanno di noi delle persone: il cuore, l’anima, i sentimenti, ossia tutto quello che sembra da sfigati in questo momento. Rimettiamoli al centro e rimettiamoceli addosso perché è davvero l’unico vestito che conta». Lo ha detto l’attrice e conduttrice Ambra Angiolini, a margine di un’iniziativa promossa dal Consiglio Regionale della Lombardia e svoltasi a Palazzo Pirelli, nell’ambito della Giornata Nazionale del 'Fiocchetto Lilla' dedicata alla lotta ai disturbi del comportamento alimentare
L’attrice, nel corso della giornata, ha incontrato un centinaio di giovani attualmente ricoverate presso i centri del territorio regionale, per affrontare un viaggio emozionale e di riflessione interiore, attraverso le quali sono state messe in circolo le loro esperienze, i loro pensieri, le loro emozioni e la loro sensibilità.
«La storia di ognuna di loro è la storia di tutte. Oggi - ha aggiunto Ambra - ho vissuto la mia storia attraverso le parole di molte di loro. Tutte chiedono scusa al loro corpo, ma non sanno che stanno facendo una durissima battaglia per proteggerlo. Ne sono inconsapevoli e io ho cercato di ricordargli che mai braccia, gambe, testa e cuore sono stati forti come loro organi come in questo momento. Anche se continuano a chiedere scusa, in realtà stanno facendo di tutto per difendere il loro corpo e non vederlo morire».
La Lombardia è la prima Regione italiana ad aver approvato una legge sui disturbi alimentari e a costruire un percorso da intraprendere per chi dovesse cadere in queste patologie. Una legge apprezzata dalla stessa Angiolini, la quale ha spiegato che «la legge lombarda sui disturbi alimentari è stata presa a modello e portata anche a livello nazionale e questo ci fa ben sperare. È un qualcosa di cui andare fieri. Certamente è un inizio, però intanto è un 'modello Lombardia' e ci voleva».
Il tema dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta infatti della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana in adolescenza dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani. Quasi un milione e mezzo i casi sospetti in Italia sull'intera popolazione femminile. In prevalenza sono interessate il 6% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 10% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 18% dei soggetti di sesso femminile.
In adolescenza, il rapporto maschi/femmine per anoressia nervosa è 1 a 12. In Italia, le donne con anoressia sarebbero circa 95mila, mentre quelle con bulimia circa 260mila. I nuovi casi annui di anoressia e bulimia nervosa tra le giovani donne sarebbero almeno 125mila.
In Lombardia nel 2020 sono stati erogati servizi ad almeno 14mila adulti e 11mila minori. I dati sono sensibilmente peggiorati durante la pandemia, complici soprattutto il lockdown e la solitudine prodotta dalla didattica a distanza, con un numero di casi che ad esempio presso gli ospedali milanesi nell’ultimo anno è più che raddoppiato e ha interessato prevalentemente studenti di 14 e 15 anni, con molti casi contraddistinti da repentine perdite di peso fino a 20 chili in poche settimane.
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