SOS ACQUA
14 Marzo 2022 - 05:15
Un esemplare di lupo in una foto d'archivio
CAORSO - «La cagnolina era nel cortile di casa, il lupo quindi si è avvicinato all’abitazione». I proprietari dell’animale sbranato l’altro ieri, dopo gli attacchi ricevuti via social da parte di chi nega la possibilità che un lupo possa essersi effettivamente addentrato fino all’area privata, precisano di non avere dubbi: lo hanno visto scappare e allontanarsi dal punto in cui, subito dopo, hanno ritrovato la povera cagnolina.
«È stata portata via dal lupo dal cortile della cascina, dove era uscita per pochi minuti per i bisogni – continuano i proprietari –. Il lupo è arrivato davanti alla porta di casa e non può essere normale amministrazione».
Sempre sabato un episodio simile è accaduto in provincia di Parma: a Tizzano un cagnolino è stato aggredito e ucciso nel cortile di casa, sotto gli occhi di una bambina che ha assistito inerme alla scena.
L’allarme tra i proprietari delle cascine è evidente: «Faremo segnalazione alla Provincia di Piacenza», dicono da Caorso dove fra i primi a mobilitarsi dopo l’accaduto c’è stato il dipendente comunale Giuseppe Veronesi. Nelle ultime settimane, in più occasioni, ha filmato tre lupi lungo le rive di Nure e Po, fra Roncarolo, Zerbio e Fossadello.
«Sono bellissimi esemplari e in passato erano stati visti cibarsi di nutrie – spiega – ma quanto appena accaduto alla cagnolina deve anche fare riflettere, oltre che prestare attenzione». Negli ultimi mesi sono diversi gli allarmi e le segnalazioni.
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