SOS ACQUA
07 Marzo 2022 - 05:25
Palloni al posto di armi giocattolo
SESTO ED UNITI - Andrea butta nello scatolone la sua pistola finta, ma non è convinto. Però quando Pietro Marca in cambio gli regala un pallone corre via soddisfatto a tirare i suoi calci. Francesca, invece, tra i suoi giochi non ha armi ma bambole e al presidente della Polisportiva consegna il suo disegno contro la guerra.
È storia di ieri mattina. È la cronaca del «baratto per la pace»: i bambini di Sesto rinunciano al gioco che richiama alla violenza e ricevono come contropartita un pallone, ben sapendo che il loro oggetto di svago finirà in discarica.
Proposta messa in pratica dai volontari della parrocchia attivi in palestra e sui campi da calcio e dall’associazione «Combattenti e Reduci-Sostenitori della Pace» guidata da Angelo Somenzi, per far capire ai più piccoli, proprio in questo momento tragico della nostra storia, che la violenza e l’odio sono pratiche e valori da dimenticare e cambiare con «armi» più importanti come quelle dell’amore e del rispetto delle persone.
Dopo la messa celebrata in chiesa dal parroco don Enrico Maggi, che all’omelia ha ricordato e apprezzato l’iniziativa, accompagnati da mamma e papà i bambini e i ragazzi hanno portato volentieri fucili, pistole, coltelli e spade di plastica divertendosi subito un mondo con il loro regalo colorato. Loro, i volontari della Polisportiva e del sodalizio patriottico, al gazebo allestito in piazza Garibaldi, sulle note dell’Inno alla Gioia e di «C’era un ragazzo che come me» di Gianni Morandi, hanno appeso i disegni e le frasi scritte con la sincerità e la franchezza dei piccoli: «Fate quello che volete con queste armi giocattolo – scrive il piccolo Alem – no war!».
«Che la guerra finisce tra presto», auspica invece un altro coetaneo nel suo italiano che non va d’accordo con la sintassi, ma con quello che gli suggerisce il cuore che è invece la cosa che conta di più. «Non ci rendiamo conto di star bene e pensiamo sempre di essere immuni e lontani dalla guerra – ricorda Marca – quando vediamo che la stanno facendo dall’altro capo del mondo non ci preoccupiamo più di tanto, ma quando le bombe e i missili ci arrivano vicino a casa, come sta accadendo oggi con il conflitto tra la Russia e l’Ucraina, tutto cambia».
«Chi è che se lo aspettava – ricorda Somenzi - dalla sera alla mattina abbiamo ricevuto la brutta notizia di persone innocenti uccise, compresi donne e bambini e diventa quindi urgente far capire ai più piccoli già alla loro tenera età, che alimentare anche con armi innocue come quelle giocattolo prepotenza e sopraffazione è molto sbagliato. Ricordiamocelo sempre: purtroppo a causa del fatto che gli uomini non si vogliono bene e sono assetati di potere e potenza la pace non e’ duratura e ce ne stiamo accorgendo in questi giorni; ecco perché va conquistata, difesa e valorizzata anche con questi piccoli gesti, partendo dai nostri piccoli».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Marco Bencivenga