SOS ACQUA
04 Marzo 2022 - 18:18
CREMONA - Si terrà domani mattina alle 10 l'udienza di convalida del fermo nei confronti di Michele Cazzanti, 56 anni, l'impiegato del comune di Ferrara da ieri sera in carcere a Cremona dopo aver sparato la mattina a Ferrara al collega Roberto Gregnanini, 60 anni.
Boccato dalla squadra mobile a Cremona, al di qua del ponte sul Po, dopo una fuga lunga 7 h e 200 km. Cazzanti è accusato di tentato omicidio. Lo assiste l'avvocato Vittorio Patrini del Foro di Cremiona, che domani mattina, prima dell'udienza che si terrà da remoto fissata dal gip Pierpaolo Beluzzi, avrà un colloquio via whatsapp con l'indagato.
Intanto emergono particolari sui retroscena che ieri mattina hanno portato Cazzanti a esplodere 8 colpi di pistola contro il collega, che ora è ricoverato all'ospedale di Ferrara in gravi condizioni. Il movente? Pare vecchi dissapori sul luogo di lavoro. In questo periodo cazzanti era in ferie, ma al lavoro non sarebbe poi potuto rientrare in quanto sospeso perché no-vax.
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