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Luce e gas alle stelle:  rischio rette più care alle scuole paritarie

Dirigenti al lavoro per evitare aumenti e non pesare così sui bilanci delle famiglie

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

10 Febbraio 2022 - 05:10

Luce e gas alle stelle:  rischio rette più care alle scuole paritarie

CREMONA - L’obiettivo: provare a resistere al caro bollette per evitare di aumentare le rette andando a pesare sulle famiglie. Il timore: fino a quando sarò possibile? Chi cura bilanci e conti delle scuole paritarie cremonesi cerca di affrontare il caro energia come può.

Alla cooperativa Cittanova, che gestisce in città l’infanzia Sant’Angelo, la primaria Canossa e il liceo Vida, gli aumenti si fanno sentire eccome: «Stimiamo che rispetto all’anno scorso abbiamo un 40% in più di costi — afferma la preside Roberta Balzarini —. Ancora prima di questo incremento abbiamo aumentato le rete di 15 euro mensili, un ritocco che arriva dopo sei o sette anni in cui non abbiamo modificato alcun contributo. Tale incremento è indipendente dal caro bollette. La situazione non è facile, ma cerchiamo di far fronte all’emergenza con senso di responsabilità e tenendo conto dell’impegno che le famiglie che scelgono la nostra scuola si assumono in termini economici. Anche per quanto riguarda la fatturazione abbiamo deciso di posticiparla a maggio, in modo che le famiglie possano avere incassato realmente la Dotescuola».

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Al collegio Beata vergine, Madre Giuliana afferma: «È un problema che stiamo cercando di capire come affrontare — spiega —. I costi sono aumentati e di parecchio. Nei limiti del possibile e per ora cerchiamo di fare piccoli risparmi e piccole economie. La scuola è un corpo complesso e fra luci, riscaldamento per le aule e computer i dispendi energetici sono alti. Per ora cerchiamo di mettere in atto un consumo consapevole limitando l’erogazione di energia dove gli ambienti non sono utilizzati. Forse serve a poco, ma intanto è qualcosa. Di aumentare le rette per ora non se ne è parlato. Bisogna capire come la situazione evolverà e se i costi così alti rimarranno tali o saranno calmierati in un qualche modo».

Paola Merlini, presidente della cooperativa Cosper che gestisce quattro nidi in città e una scuola per l’infanzia ,e a nome della cooperativa Il Cortile tre nidi e una scuola infanzia, osserva come: «Il rincaro dei costi dell’energia e del riscaldamento sta mettendo in crisi anche la nostra realtà, come tante realtà imprenditoriali del territorio — afferma —. I problemi sono comuni, ma noi dobbiamo tener conto di quello che è il nostro servizio rivolto alle famiglie e alla fascia 0-6 anni. Stiamo portando avanti una discussione al nostro interno sul da farsi. Ciò che noi, come tutti coloro che agiscono in questo settore, non vogliamo fare è aumentare le rette per far fronte a costi vivi poco sostenibili. Non vorremmo che questa situazione ricadesse sulle famiglie e anche per questo stiamo lavorando per capire come trovare insieme al Comune una soluzione. Sarebbe importante trovare una sinergia e un sostegno da parte dell’ente pubblico, con cui abbiamo una convenzione in atto di stretta collaborazione e di erogazione del servizio educativo condiviso. Solo così, crediamo, si possano evitare eventuali rincari sulle rette».

Anche alla Sacra Famiglia di via XI Febbraio con primaria e media l’aumento del costo di riscaldamento ed energia sta influendo non poco. Dal Consiglio di amministrazione di Sacra Famiglia osservano come l’incremento dei costi dell’elettricità sia stato del 45% mentre la bolletta del metano sia aumentata di circa il 40%. Il bilancio della Sacra Famiglia permette di attutire, almeno momentaneamente, il caro/energia, ma certo se la situazione dovesse proseguire le difficoltà insorgerebbero e per questo tutti, non solo la Sacra Famiglia, sperano in un intervento governativo.

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