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La Whit Bosch passa di mano: venduta ai cinesi della Weifu

Tutti i collaboratori, così come le due sedi, saranno rilevati dalla nuova proprietà senza modificare il datore di lavoro. Per il personale dovrebbero esserci dunque ampie garanzie

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Febbraio 2022 - 21:49

La Whit Bosch passa di mano: venduta ai cinesi della Weifu

OFFANENGO - Vhit passa di mano. La trattativa, cominciata la scorsa estate, si è conclusa con l’accordo tra l’attuale proprietà Bosch e il suo storico partner Weifu High technology group, multinazionale con sede a Wuxi in Cina. Weifu acquisirà tutte le azioni di Vhit spa e della consociata cinese Vhit automotive system, che ha sede nella medesima città cinese. «Di conseguenza – si legge nella lettera che l’azienda ha recapitato ai 400 lavoratori dello stabilimento di Offanengo – tutti i collaboratori, così come le due sedi, saranno rilevati dalla nuova proprietà senza modificare il datore di lavoro, in Italia Vhit spa, e i contratti in essere». Per il personale dovrebbero esserci dunque ampie garanzie. «Prendiamo atto della comunicazione – spiega Giovanna Gaudenzi della Fim Cisl Asse del Po –: siamo fiduciosi che l’azienda continui nel suo attuale percorso, fatto di innovazione e produzione al passo con i tempi. Ritengo che la rapidità con cui si è chiusa questa trattativa sia un segnale importante di quanto Vhit risulti appetibile sul mercato proprio per le sue caratteristiche. Non si tratta certo di un’azienda che Bosch ha deciso di vendere in quanto in crisi. Attendiamo ora ulteriori riscontri per capire tempi e modi dell’arrivo della nuova proprietà».

Nella lettera i vertici di Vhit, spiegano la progressione aziendale degli ultimi anni. «Abbiamo incrementato competitività e efficienza, trasformandoci in una realtà meccatronica digitalizzata. Con Weifu abbiamo trovato una nuova proprietà presente con successo nel mercato automotive da diversi decenni. Con l’attuale piano Dual engines strategy, Weifu si è concentrata sia sul suo business attuale, sia su nuove opportunità». Da tempo Vhit si è orientata anche su produzioni per le auto elettriche. «La struttura industriale e la lunga esperienza di Weifu supporteranno la nostra rapida trasformazione nel business della mobilità elettrica, permettendoci di proseguire la prevista crescita nel lungo periodo». Bosch e Weifu collaborano da 35 anni nel mercato cinese e Bosch stessa detiene una quota del 14% della multinazionale, nata nel 1958 e che oggi conta quasi 8.000 dipendenti. Si tratta di una delle prime 30 società cinesi che producono componenti per auto, tra cui le celle a combustibile a idrogeno e i motori elettrici. L’attuale core business è costituito dai sistemi di iniezione del combustibile, da quelli di post trattamento gas combusti e da componenti per turbo compressori. I prossimi passi prevedono il trasferimento della proprietà di Vhit da Bosch a Weifu. Prima, però, servirà il via libera delle autorità Antitrust.

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