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REDAZIONE IN LUTTO

Ciao Matteo Berselli. «Ci mancherà la tua passione»

Il pensiero dei sindaci Fiori (Castelleone), Vairani (Soresina), Papa (S. Bassano), Signoroni (Provincia), Piloni (Pd) e Maestrelli (Fdi). Deledda (Polstrada): «vicini al dolore della famiglia e della redazione»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

08 Febbraio 2022 - 10:36

Ciao Matteo Berselli. «Ci mancherà la tua passione»

Matteo Berselli con Simona nel giorno della nascita del figlio Raffaele

SONCINO - Tolta la risaputa e universalmente riconosciuta capacità professionale, quella che traspare dalle parole dei sindaci e delle autorità con cui Matteo Berselli ha avuto a che fare è una stima che travalica l’ambito lavorativo e sfocia inequivocabilmente nell’aspetto umano. Grande uomo, insomma, prima che grande giornalista e, su questo, Pietro Fiori di Castelleone, Diego Vairani di Soresina e Giuseppe Papa di San Bassano non hanno dubbi.


Berselli, con la sua penna in grado di catturare sia la cronaca dura e pura che l’anima più profonda del suo territorio, ha raccontato le loro realtà giorno per giorno, per vent’anni. Adesso, a ruoli invertiti, l’onere e l’onore dell’omaggio tocca alle fasce tricolori: «Come sai – principia Fiori, amico prima che sindaco, rivolgendosi al giornalista via Internet – scrivo pochissimo sui social perché non ho un minuto di tempo. Ma stavolta te lo devo. Mancherai tantissimo, il rapporto che si era instaurato tra noi è andato ben oltre la tua attività professionale, eravamo diventati amici! Solo un paio di mesi fa ti avevo chiamato in diretta per una lezione in classe sul giornalismo e lì, nella video-intervista, avevi dimostrato forse più di ogni altro momento la tua professionalità, la tua sensibilità, il tuo trasmettere una professione che ti era cucita addosso come la tua vita stessa. Ti dicevo sempre che un giornalista ha un compito importantissimo: è anche un vero e proprio educatore con le parole. Tu, con i tuoi articoli, mai alla ricerca delle cose eclatanti ma sempre della verità, ce lo hai dimostrato, così come il tuo amore per la nostra città di Castelleone che sempre mi confidavi. Manca una sola cosa che mi avevi promesso: una giornata insieme a me, per documentare una giornata tipo di un sindaco dei nostri paesi. Me l’avevi promesso, sono sicuro che dal cielo lo farai. L'amministrazione comunale insieme a tutta la città di Castelleone ti piange ed abbraccia Simona e Raffy».

Il primo cittadino soresinese è senza parole e si sforza di trovare un senso a quel che è inspiegabile per definizione: «Sono rattristato e scioccato. Matteo era una persona attenta al nostro territorio, sempre sincera e comunque pronta a confrontarsi e discutere senza tirarsi mai indietro. Pare scontato dirlo, ma era un grande uomo e un vero professionista. Ci sentivamo quotidianamente e apprendere una notizia di questo genere è terribile. La sua assenza lascia in tutti noi un dolore inconcepibile e incommentabile. Credenti o meno, al di là della nostra Fede, è difficile affrontare la terribile realtà che ci si palesa ogni giorno. Ora l’unica cosa da fare è stringerci attorno alla famiglia».

A San Bassano, il suo paese, ovviamente regna l’incredulità. Si fa avanti solo il sindaco: «Matteo non era solo un amico e un giornalista, ma un individuo calato nel territorio. Raccontava la comunità senza velleità politiche, con grande attenzione al mondo solidale e del volontariato». Parole di stima anche dal presidente della provincia di Cremona Paolo Signoroni, dal consigliere regionale Matteo Piloni e Daniela Maestrelli (Fdi).

Federica Deledda, comandante della Polstrada, ha inviato un messaggio di cordoglio verso la famiglia di Berselli e alla redazione del giornale La Provincia: «Caro direttore, io e i miei collaboratori siamo vicini a tutta la tua redazione per la grave perdita che vi ha colpito. Il nostro pensiero va alla moglie, al figlio e a tutti i cari dì Matteo Berselli. A voi che avete condiviso con lui la passione per il vostro splendido lavoro giunga un abbraccio affettuoso. A tutti restino l’ esempio del suo impegno e della sua professionalità».

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