L'ANALISI
07 Febbraio 2022 - 05:10
Gli archeologi di Milano al lavoro a Soncino prima dello stop per il Covid
SONCINO - Nel weekend appena concluso il Gac, gli archeologi di Como, ha fatto il primo sopralluogo alla montagnola di Isengo, zona di reperti celtici e romani, dopo quasi due anni di stop a causa del Covid. Si tratta di un traguardo importante che segna la rinascita del Progetto Soncino, autorizzato e coordinato dalla Soprintendenza, dalla Regione, con la guida del Gruppo Archeologico Ambrosiano da Milano e l’assistenza sul posto del rinomato Aquaria di Soncino. Gli scavi didattici riprenderanno in primavera. Intanto è ancora possibile contribuire, su Rete del Dono, all’equipaggiamento dei team volontari.
Non è forse mai accaduto, almeno nella storia recente, ma a Soncino, dalla prossima primavera, opereranno quattro squadre diverse di ricercatori in due location diverse, tutte a caccia di un passato da riscoprire. La prima è la Gea di Parma che, sempre di comune accordo con l’ente di tutela, sta già scavando nel cuore della frazione minore, Isengo, per riportare alla luce gli scheletri sepolti in quello che, ormai oggi parrebbe certo, è stato il cimitero medievale della chiesa. Poi ci sono Aquaria, il Gaam e il Gac. L’ultimo gruppo, finalmente, è tornato sul posto dopo due anni di blocco pandemico. Gli ‘Indiana Jones’ di Soncino, Milano e Como sono stati, e torneranno prima di maggio, i protagonisti di Progetto Soncino.
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