L'ANALISI
27 Dicembre 2021 - 05:20
Gli archeologi del Gaam al lavoro sul sito della Montagnola prima della pandemia
SONCINO - Il Natale rende tutti più buoni e generosi ma con gli archeologi milanesi che si ‘spaccano la schiena’ a caccia dell’antichità in quel delle campagne del borgo si può essere gentili tutto l’anno. Basta regalare qualcosa con un semplice click sul sito di RetedelDono. Il contributo volontario servirà a proseguire il Progetto Soncino e si potranno letteralmente adottare a distanza i reperti scoperti, equipaggiare i ricercatori o anche aiutarli a implementare materiale hi-tech. Tanti appassionati hanno già aderito e i sondaggi didattici alla Montagnola sono pronti a ripartire. Nei giorni scorsi il Gaam ha subito un brutto colpo. Omobono Moro, gallignanese fondatore di Aquaria e grande amico degli archeologi di Milano, è passato a miglior vita. Il modo più adatto per ricordarlo e onorare la sua memoria è continuare a fare quello che amava: riscoprire l’antico. Detto fatto, si torna sul campo alla Montagnola di Isengo per mettere al sicuro monete, cocci e chissà quanti e quali altri tesori di epoca romana e non solo.
«Nel 2016 il Gruppo Archeologico Ambrosiano assieme ai Gruppi Archeologici ‘Aquaria’ di Soncino, a quello Comasco ed Est Milanese hanno dato vita al Progetto Soncino, che è parte integrante del Progetto Quadro stipulato nel 2015 tra la allora Soprintendenza Archeologia della Lombardia e i Gruppi Archeologici d’Italia – spiegano gli accademici col piccone –. Questo progetto ha coinvolto e visto in prima linea il Gaam, in qualità di coordinatore delle attività legate al recupero dei materiali e dei reperti, ai laboratori e alle ricognizioni sul territorio. Riscoprire il nostro passato è un’attività straordinaria che in nome e per amore della cultura accomuna le persone, senza esclusione di genere e di età. Le attività sul campo hanno consentito di recuperare reperti molto interessanti, alcuni dei quali assolutamente inediti che saranno prossimamente oggetto di studio e di pubblicazione. Per l’impegno dei volontari e la serietà con cui il Gaam ha gestito il progetto, la Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Cremona, Lodi e Mantova ha rinnovato l’incarico per tutto il 2022».
La voglia insomma c’è, la passione chiaramente non manca mai. Quelli che mancano, come troppo spesso accade in Italia quando si parla di cultura e bellezza, sono purtroppo i soldi: «Per portare avanti le attività di scavo didattico e ricognizione – concludono gli archeologi – abbiamo la necessità di rinnovare le attrezzature e acquistarne di nuove». Ed ecco il piano: chi dona 15 euro ‘adotterà un reperto’; con 30 si equipaggerà completamente un volontario; con 50 si contribuirà a sviluppare software di analisi e catalogazione e infine, con 100 euro, si diventerà direttamente soci del Gruppo Ambrosiano. Si può aderire al crowdfunding delle esplorazioni didattiche direttamente dal sito di RetedelDono oppure aprire una nuova raccolta fondi da allegare a quella originale. Per qualsiasi informazione ulteriore o per scoprire come procede il Progetto Soncino basta scrivere a infogaam@archeoambrosiano.org.
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