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CASTELLEONE

Vandali, terzo raid alla stazione

Dopo le vetrate, distrutto con una sassata anche il monitor

Matteo Berselli

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02 Febbraio 2022 - 17:52

Vandali, terzo raid alla stazione

Il sopralluogo in stazione

CASTELLEONE - Ennesimo atto vandalico all’interno della stazione, il terzo negli ultimi due mesi. Anche stavolta l’arma utilizzata dai teppisti è stato un sasso, presumibilmente raccolto dalla massicciata della linea ferroviaria. A differenza dei due casi precedenti non è stato scagliato contro i vetri della sala d’aspetto, ma dritta al monitor che indica gli orari dei treni in partenza. Lo schermo ora è distrutto e il servizio, quindi, non disponibile. 

Questi oltraggi devono finire. Castelleone non è terra di nessuno, merita rispetto

LE INDAGINI.


Chi si debba ringraziare per questo nuovo gesto insensato, al momento non si sa. Questa mattina carabinieri, Polizia locale e dirigenti dell’ufficio tecnico del Comune di Castelleone hanno eseguito un sopralluogo congiunto e recuperato le immagini girate dalle telecamere. Non è chiaro se i dispositivi elettronici montati internamente ed esternamente ai locali abbiano ripreso o meno il momento del lancio: verrà verificato nelle prossime ore.

LA DENUNCIA.

Di certo è già stata sporta denuncia: a firmarla è stato il sindaco Pietro Fiori in persona, che intorno alle 9 si è presentato in caserma e l’ha formalizzata. «Questi oltraggi devono finire. Castelleone non è terra di nessuno, merita rispetto. Non mi importa se il vandalo di turno fosse imbufalito perché il treno era in ritardo, o agitato per aver litigato con la fidanzata: lanciare sassi e danneggiare beni al servizio della collettività rimangono atteggiamenti ingiustificabili. Mi auguro di tutto cuore che le indagini delle forze dell’ordine, che ringrazio per essere intervenute celermente — prosegue il leader della giunta comunale — consentano di individuare il responsabile. Il quale si troverà a pagare tutto, anche i danni pregressi».

I PRECEDENTI.


A dicembre, per ben due volte, era toccato agli operai del Comune recuperare i cocci sul pavimento della sala d’aspetto e mettere mano alle finestre sfondate dalle pietre; successivamente le lastre di vetro sono state sostituite con dei pannelli di plexiglass, tutte operazioni che però presentano dei costi. «Li abbiamo sostenuti — prosegue Fiori — per non danneggiare oltremodo i pendolari, che sono le vere vittime di questi comportamenti. Ma la stazione e i dispositivi presenti al suo interno non appartengono al Comune, per questo scriverò a Rfi chiedendo di rafforzare l’impianto di videosorveglianza, posizionando nuove telecamere, e di salvaguardare il decoro di tutta l’area».

IL DECORO DELLA ZONA.


«L’incuria — sottolinea Fiori — genera degrado e a sua volta il degrado alimenta gli stessi vandalismi».
Proprio come forma di rispetto nei confronti dei viaggiatori, l’amministrazione ha da poco fatto installare delle lampade riscaldanti nella sala d’attesa, in modo da mitigare le temperature rigide dell’inverno. «Non vorremmo — conclude — che anch’esse vengano prese di mira».

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